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"AMAIM: Warrior at the Borderline" è una serie composta da venticinque episodi, di genere mecha, opera originale, nata con lo scopo di sponsorizzare, in contemporanea con la sua messa in onda, una produzione di modellini inerenti alla serie.

La storia racconta un futuro distopico, in cui il controllo e il governo del Giappone sono suddivisi in quattro cantoni, governati da una forza straniera diversa, che ricalcano a grandi linee la Cina, l'Oceania, gli Stati Uniti e la Russia. Tale controllo è imposto con la repressione armata, in forza di fantomatici giganteschi robot a forma umanoide, denominati giustappunto AMAIM.

Per quanto la trama possa sembrare promettente, purtroppo il suo sviluppo risulterà carente e ben poco accattivante, cercando di coniugare parti di combattimento, duro e puro, a momenti più di politica e sotterfugi, amalgamando il tutto con discussioni pseudo-profonde sui fattori più disparati, tra i quali quello che reputo il più interessante è stata la dicotomia tra la scelta del popolo giapponese di affrancarsi e crearsi una sua autonomia, riprendendosi una identità, con tenacia, anche al costo di essere chiamato terrorista, e la scelta di piegarsi e accettare in silenzio la presenza straniera, avendo come risultato una pace apparente e una stabilità economica, argomento che potrebbe far "fischiare le orecchie" a più di qualcuno, nel mondo reale.

Purtroppo tale impostazione, oltre a non risultare ben amalgamata, non aiuterà a salvare la carente qualità intrinseca agli avvenimenti che verranno presentati su schermo, perché i combattimenti, meno che uno, saranno prevalentemente banali, con la quasi totale mancanza di strategia o di particolari guizzi strategici, insomma la faranno da padroni la forza bruta ed eventualmente nuovi equipaggiamenti, tirati fuori dal cilindro, al momento opportuno. Mentre per la parte più narrativa, per quanto ci si potesse sbizzarrire con le tematiche, le motivazioni e/o i modi di mettere in atto tali argomentazioni, anch'esse risulteranno blande e ben meno mature di quelle che ci si potrebbe aspettare, come se fossero stare premasticate, per renderle più digeribili a un pubblico infantile che potesse empatizzare con scenette perlopiù immature o adolescenziali, che stridono alquanto con l'intera impostazione iniziale, stampo che invece verrà tradito più e più volte e che permetterà di far brillare tale serie solo quando sarà rispettato e avrà il coraggio di mostrare la violenza, la crudeltà e la crudezza effettiva di una guerra.

I personaggi saranno uno dei principali talloni d'Achille di questa serie, presentandoli ben poco veritieri o sfaccettati, spesso monodimensionali o con ben poca evoluzione, e, se essa sarà presente, sarà mal gestita e renderà tutto ancora meno credibile, sentore che permeerà particolarmente la visione di questa serie, specialmente per la quasi totalità del cast dei principali comprimari, che affosseranno maggiormente eventuali tematiche o momenti. Salvo solamente le IA, che risulteranno in parte stereotipate, ma almeno avranno una giustificazione di fondo, e nonostante ciò risulteranno ben più caratterizzate e centrate nel ruolo dei loro compagni umani.

Per la parte grafica, personalmente mi è sembrata apprezzabile, sia nei personaggi, che nelle scene d'azione; forse risulterà tutto un po' anonimo, specialmente per i vari modelli dei protagonisti, a cui non sarà dato particolare rilievo riguardo alla personalizzazione dei vari modelli di AMAIM, fattore che poteva essere il punto forte di tale realizzazione, ad esclusione del modello del principale nemico della storia, che al contrario ho apprezzato, e che mi perdurerà abbastanza nella memoria, avendogli dato il giusto rilievo, sia in fatto di grafica che di storia di fondo.

Il sonoro non brillerà neanche esso, per originalità, però non sarà male, facendo egregiamente il suo lavoro, anche se ovviamente non rimarrà negli annali, diventando ben presto dimenticabile.
Invece, nota di merito per i seiyuu delle IA, perché penso che gran parte del buon lavoro di caratterizzazione sia dovuto alla loro interpretazione, e vedendo i nomi dietro a questi personaggi, mi convinco ancora di più di tale idea.

In conclusione, tale serie poteva provare a dire la propria, nel vastissimo mondo delle serie di genere mecha, purtroppo ha preferito "adagiarsi sugli allori", sperando che il più fosse fatto dal design dei vari modelli di "AMAIM"; purtroppo, le parti rilevanti saranno strettamente collegate al principale nemico della serie, che regalerà i pochi momenti di piacere e reale interesse dell'intera visione.
Ad esclusione di esso, tale anime potrebbe benissimo essere bocciato, per quanto mi riguarda.