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Ed ecco la seconda serie di un anime che ho adorato, per la pazzia intrinseca a personaggi balordi, situazioni esagerate, risate di pancia e una carica di parodia sottile e insidiosa; questi elementi si sono manifestati anche in questa produzione, che è una continuazione dell’altra.

Il trio principale è sempre lo stesso: c’è Ronaldo, cacciatore di vampiri arcinoto e scrittore (per sua grande sventura), Draluc, vampiro gamer molto pavido dalla lingua avvelenata, che, sostanzialmente, se le va a cercare, e infine l’unico, inimitabile, favoloso, stupendo John, l’armadillo di compagnia del vampiro. E John questo giro ne subirà di tutti i colori, facendone passare di belle a tutti quelli che lo vedono gentile ed equilibrato.
La convivenza scalcagnata di questi tre personaggi è disturbata (ma già si arrangiano da soli a farsi torti a vicenda per la pura voglia di farsi i dispetti) da tizi di vario genere.

Abbiamo i soliti noti, ovvero la squadra di controllo dei vampiri, tra cui Hiniachi, appassionata dei dolci di Draluc, che lo sorveglia senza troppo impegno; Handa, il dhamphir che non può non odiare Ronaldo, ma inevitabilmente ogni manovra che fa per danneggiarlo gli si ritorce contro, coinvolgendo pure ulteriori poveracci, tra cui Sagyo, il novellino (che si ritrova poi in un armadio con un ragno vampiro che gli offre tè e pasticcini); abbiamo il capo di cui finalmente scopriremo gli altarini e l’identità (perché non c’ero arrivata prima!?); abbiamo il professore pazzo, che sperimenta sui poveri cacciatori poltiglie strane, litiga coi vampiri della prigione e tenta pure di fare esperimenti su John, per non parlare della sua brama di usare tutti come cavie... un sadico. Uno in particolare di questa squadra sciamannata è Kei Kantaro, che metterà in difficoltà inconciliabili con la sua natura di serial killer tutto sommato discreto il “povero” Tsujigiri Nagiri, trascinando il disgraziato vampiro in situazioni assurde nelle quali si può defilare senza dignità alcuna, ma il nostro controllore non saprà mai che “quell’onesto cittadino” era il famoso vampiro che quasi gli aveva fatto la pelle e che, sempre, ma invano, riprova a fargliela, finendo ogni volta non male, peggio che peggio.

I cacciatori di vampiri sono sempre gli stessi, dalle donne in cosplay, fino ai maschietti, uno meno intelligente dell’altro, ciascuno che è una macchietta di sé stesso. Emerge di più la figlia del capo della gilda, che riesce a battere più volte pure il vampiro amante dello streep morra. Ronaldo avrà un nuovo ammiratore, che, leggendo i suoi libri, crede di poterlo emulare. È sicuramente più bravo e intelligente del pasticcione Ronaldo, ma non ha voglia di perdere la dignità e avrà dei ripensamenti... i vampiri di Shin Yokohana sono soggetti che mettono la salute mentale a dura prova e pure il pudore personale.

I vampiri sono per la maggior parte noti. Abbiamo il vampiro bacio passionale (‘pucciosissimo’ da cucciolo!), i tre fratelli, microbikini, streep morra e il loro fratellino, il vampiro con la parte inferiore del corpo evanescente; c’è il vampiro nudo e i suoi gerani, i cui semi, in questa serie, risulteranno parecchio utili; torna Bosatsu, il gattone vampiro, in un episodio molto carino; c’è Parla Sporco, che col suo potere provocherà guai pure ad Handa, che cerca di tutelare come può la dolce mamma. Abbiamo scalcagnate new entry, tra cui il vampiro che provoca la neve (creando una scena innominabile in una baita gelida); il vampiro anti-age, che ringiovanirà tutti, creando un episodio nel quale si parlerà di bimbi e marketing; il vampiro affascinante che farà gettare ai suoi piedi tutte le donne di Shin Yokohana e sconfiggerlo richiederà un'alleanza senza vergogna con altri vampiri; il vampiro delle acque termali che, per un piano che credeva geniale, si troverà seriamente incasinato, poveretto lui.

Un nuovo focus sarà presente sulla casa editrice Autunno, per la quale lavora Ronaldo. Vedremo il metodo di selezione degli impiegati e capiremo perché c’è molta competizione all’interno; conosceremo bene il capo molto energico, quasi “primitivo”, e suo figlio sfaccendato, ma soprattutto avremo a che fare con una nuova impiegata della casa editrice che combatterà con Fukuma e tenterà di fargli lo sgambetto più volte, per diventare la editor di Ronaldo, che ammira e adora. Il metodo per motivare uno scrittore a scrivere è brutale e pure mortale, ma ho pensato che potrebbe essere utile!

Le circostanze che spingono i nostri personaggi ad agire sono le più assurde, e questa serie vede pure la carica dei bambini, oltre che scene di allucinante follia con ammiccamenti non troppo scoperti ma meno volgari della prima serie. L’ironia dell’opera ha però un calo sulle scenette dell’ultimo episodio, strutturate in un contesto rigido, rapidissime, con un contenuto che è stato tradotto, ma che, sospetto, nella lingua originale, facesse davvero ridere a crepapelle per le battute fulminanti e i riferimenti arcinoti a cui faceva la parodia.

La grafica ha mantenuto lo stile da cartone animato arcinoto, con linee nette, colori omogenei, fondali piatti, ma non è un handicap per questo prodotto, perché sottolinea la sua natura leggera, irriverente, che non va presa troppo sul serio.

L’opening è allegra e presenta la carrellata di personaggi in modo vivace e divertente, l’ending è tenera e buffa.

In generale, è un anime che non delude: si raccorda con naturalezza alla parte precedente e ne inserisce novità e personaggi che ci mettono più o meno pepe (se già non c’è). È un prodotto leggero, godibile, divertente, sfacciato. Ricordo l’episodio in cui il nostro povero vampiro, terrorizzato da Fukuma, fa la recensione a un videogioco immondo, morendo di sofferenza nel tentativo di incensare l’oggettiva porcheria.
Se ci sarà una terza serie, la guarderò senz’altro!