Recensione
Insomniacs After School
8.0/10
"Insomniacs After School" ha rappresentato per me una delle più piacevoli sorprese della primavera 2023 in tema di anime, sia per la storia narrata e i personaggi, sia per il comparto tecnico veramente notevole, con un chara design morbido e realistico (con primi piani dei visi e degli occhi/sguardi molto belli), e fondali molto dettagliati e definiti anche nei particolari, animazioni fluide e colori forse un po' saturi e vividi, ma anche molto piacevoli alla vista. Come anche le musiche, con una opening orecchiabile ("Itsu Aetara", cantata da Aiko) e una ending che mi è piaciuta tantissimo ("Lapse" degli Homecomings).
Sebbene classificabile anche come rom-com scolastica, credo che sia soprattutto uno slice of life come non ne vedevo da tempo, con l'ulteriore aspetto positivo che tra i vari temi tratta in modo piuttosto credibile la passione per la fotografia, soprattutto per quella astronomica, con lunghe esposizioni in condizioni di luce scarsa o nulla.
L'anime è tratto dall'omonimo manga scritto e illustrato da Makoto Ojiro, serializzato sulla rivista Weekly Big Comic Spirits di Shogakukan dal 2019 al 2023 e raccolto in quattordici volumi e 125 capitoli. Parimenti è stato girato anche un film live action che è uscito in Giappone a giugno 2023. Il manga ha vinto il Mando Kobayashi Manga Grand Prix 2023.
L'anime non poteva arrivare a coincidere con il termine della storia del manga (che ho messo nel mirino per leggerlo) e ha la particolarità ripresa dal manga di nominare gli episodi con i nomi di costellazioni (non sempre...). L'anime è stato prodotto da Liden Films sotto la regia di Yuki Ikeda con il chara design di Yuki Fukuda e le musiche di Yūki Hayashi.
La trama è piuttosto semplice: due studenti delle scuole superiori scoprono casualmente che soffrono entrambi di insonnia. Da questo incipit piuttosto inusuale, parte la storia piuttosto semplice e normale di come i due protagonisti e compagni di classe Nakami e Magari iniziano a solidarizzare e a diventare sempre più amici proprio per la loro incapacità di riuscire a dormire di notte.
E l'anime riesce a rendere bene il loro problema, soprattutto negli episodi iniziali, in cui escono di soppiatto dalle loro case per girovagare per la città di Nanao (Prefettura di Ishikawa) e trascorrere la notte fino al mattino, cominciando a conoscersi e apprezzarsi.
I primi episodi sono davvero particolari e molto slice of life: i due che in classe quasi non si parlavano scoprono il loro problema nell'osservatorio astronomico abbandonato della scuola che frequentano: Nakami è un ragazzo serio, studioso e introverso, Magari è una ragazza estroversa, dolce e spensierata, e una volta che si rivelano reciprocamente il loro problema, iniziano a pensare di ricostituire il club di astronomia, maturando nel contempo un'amicizia reciproca che li porterà progressivamente ad avvicinarsi sempre più.
Come ho scritto, le loro scorribande notturne sono molto poetiche e significative. Sono due ragazzi "normali", hanno in comune il segreto della loro insonnia (solo più avanti e verso la fine riveleranno anche le motivazioni), non ci sono melodrammi, tragedie, personaggi caratterizzati in modo eccessivo. Potrebbe essere una normale interazione tra ragazzi che imparano a conoscersi e ad aprirsi l'una verso l'altro in un modo naturale, credibile, senza intromissioni o gli equivoci tanto cari all'animazione del genere. Resta la timidezza di fondo di due ragazzi di sedici anni che tuttavia diventa sempre meno marcata man mano che i due si frequentano e conoscono, fino a un epilogo tanto dolce quanto inevitabile dato il percorso seguito dai due studenti.
Sicuramente, un elemento di originalità della serie è rappresentato dalle ambientazioni "notturne". Nella notte i due parlano, interagiscono, scattano fotografie e si addormentano. Non c'è nessun altro che interferisce tra di loro, e la notte rappresenta un vero e proprio set a loro riservato, in cui l'oscurità li protegge, ma evidenza anche i loro sentimenti e la loro bellezza di essere due ragazzi accomunati non solo dallo stesso "inconfessabile" problema ma anche dalla loro reciproca "complementarietà", in cui l'uno compensa e completa l'altra.
È inutile evidenziare che certe scene in cui i due, esausti dall'insonnia, si addormentano vicini, con Magari che si rilassa e abbandona completamente al sonno, ascoltando i battiti del cuore di Nakami, quanto di più dolce e romantico si possa vedere in una rom-com.
In più, la notte rende tutta l'ambientazione omogenea, in cui le stelle e le luci spiccano in modo più preponderante, per passare alla percezione del trascorrere del tempo che risulta più lento, compassato, riflessivo. La vita notturna in ambientazione esterna dei due rende il ritmo lento, focalizzato sui due senza interferenze ma mai noioso. L'anime è riuscito a creare un’atmosfera comunque coinvolgente, nonostante l'assenza dei dialoghi, grazie alla ottima comunicazione non verbale tra i personaggi.
Fino quasi alla fine, sebbene le loro avventure intrattengano e talvolta divertano, resta parzialmente insoddisfatta la curiosità circa le cause che hanno determinato la loro condizione di insonni, lasciando sempre il dubbio che si potesse arrivare anche a un futuro con un plot twist "tragico".
Un accenno a uno dei miei hobby: la fotografia. È il primo anime in cui mi capita di vedere trattato e gestito un argomento un po' di nicchia come la fotografia, con particolare riguardo a quella digitale astronomica e notturna. La circostanza che Nakami utilizzi una reflex digitale di un noto brand che possiedo anche io, con tanti riferimenti all'impostazione della macchina fotografica per le foto in condizioni di luce scarsa o completo buio, permette di trattare informazioni e dati tutto sommato veritieri, che mi hanno fatto apprezzare ulteriormente la cura con cui è stato scritto l'anime, senza lasciare nulla al caso, anche a riguardo di un argomento così particolare.
I personaggi secondari restano invece sullo sfondo e poco approfonditi. Forse gli unici che emergono un po' sono la professoressa Usako Kurashiki, che si dimostra molto comprensiva e desiderosa di aiutare proprio Nakami e Magari, e la ex studentessa Yui Shiromaru, stravagante ma anche tanto paziente nello spiegare a Nakami i rudimenti della fotografia notturna in cui lei eccelle particolarmente.
"Insomniacs After School" si è rivelata pertanto come una tipica rom-com scolastica che parte dal pretesto originale dell’insonnia per creare una trama romantica in un contesto che in genere non è molto sviluppato, perché generalmente al di fuori della canonica vita scolastica.
I sentimenti tra Nakami e Magari si sviluppano in modo molto naturale e progressivo nel classico stile slice of life, perché è proprio la "quotidianità" dei due protagonisti ad essere il leit motiv dell‘opera, enfatizzandone le paure, i timori, l'entusiasmo, ma anche semplicemente la volubilità tipica e caratteristica degli adolescenti.
Il tutto narrato con delicatezza e, a tratti, anche con una certa poesia (vedi la scena in cui si addormentano con il cellulare o quando riescono a trovare pace e addormentarsi nella notte quando sono insieme abbracciati).
"Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte" (K Gibran). "La mattina non conosce la notte/Ma [Nakami e Magari] le [hanno] viste camminare vicine" (Dente - Adieu 2019) e sono riusciti alla fine a trovare non solo i loro sentimenti, ma anche a trovare pace.
Sebbene classificabile anche come rom-com scolastica, credo che sia soprattutto uno slice of life come non ne vedevo da tempo, con l'ulteriore aspetto positivo che tra i vari temi tratta in modo piuttosto credibile la passione per la fotografia, soprattutto per quella astronomica, con lunghe esposizioni in condizioni di luce scarsa o nulla.
L'anime è tratto dall'omonimo manga scritto e illustrato da Makoto Ojiro, serializzato sulla rivista Weekly Big Comic Spirits di Shogakukan dal 2019 al 2023 e raccolto in quattordici volumi e 125 capitoli. Parimenti è stato girato anche un film live action che è uscito in Giappone a giugno 2023. Il manga ha vinto il Mando Kobayashi Manga Grand Prix 2023.
L'anime non poteva arrivare a coincidere con il termine della storia del manga (che ho messo nel mirino per leggerlo) e ha la particolarità ripresa dal manga di nominare gli episodi con i nomi di costellazioni (non sempre...). L'anime è stato prodotto da Liden Films sotto la regia di Yuki Ikeda con il chara design di Yuki Fukuda e le musiche di Yūki Hayashi.
La trama è piuttosto semplice: due studenti delle scuole superiori scoprono casualmente che soffrono entrambi di insonnia. Da questo incipit piuttosto inusuale, parte la storia piuttosto semplice e normale di come i due protagonisti e compagni di classe Nakami e Magari iniziano a solidarizzare e a diventare sempre più amici proprio per la loro incapacità di riuscire a dormire di notte.
E l'anime riesce a rendere bene il loro problema, soprattutto negli episodi iniziali, in cui escono di soppiatto dalle loro case per girovagare per la città di Nanao (Prefettura di Ishikawa) e trascorrere la notte fino al mattino, cominciando a conoscersi e apprezzarsi.
I primi episodi sono davvero particolari e molto slice of life: i due che in classe quasi non si parlavano scoprono il loro problema nell'osservatorio astronomico abbandonato della scuola che frequentano: Nakami è un ragazzo serio, studioso e introverso, Magari è una ragazza estroversa, dolce e spensierata, e una volta che si rivelano reciprocamente il loro problema, iniziano a pensare di ricostituire il club di astronomia, maturando nel contempo un'amicizia reciproca che li porterà progressivamente ad avvicinarsi sempre più.
Come ho scritto, le loro scorribande notturne sono molto poetiche e significative. Sono due ragazzi "normali", hanno in comune il segreto della loro insonnia (solo più avanti e verso la fine riveleranno anche le motivazioni), non ci sono melodrammi, tragedie, personaggi caratterizzati in modo eccessivo. Potrebbe essere una normale interazione tra ragazzi che imparano a conoscersi e ad aprirsi l'una verso l'altro in un modo naturale, credibile, senza intromissioni o gli equivoci tanto cari all'animazione del genere. Resta la timidezza di fondo di due ragazzi di sedici anni che tuttavia diventa sempre meno marcata man mano che i due si frequentano e conoscono, fino a un epilogo tanto dolce quanto inevitabile dato il percorso seguito dai due studenti.
Sicuramente, un elemento di originalità della serie è rappresentato dalle ambientazioni "notturne". Nella notte i due parlano, interagiscono, scattano fotografie e si addormentano. Non c'è nessun altro che interferisce tra di loro, e la notte rappresenta un vero e proprio set a loro riservato, in cui l'oscurità li protegge, ma evidenza anche i loro sentimenti e la loro bellezza di essere due ragazzi accomunati non solo dallo stesso "inconfessabile" problema ma anche dalla loro reciproca "complementarietà", in cui l'uno compensa e completa l'altra.
È inutile evidenziare che certe scene in cui i due, esausti dall'insonnia, si addormentano vicini, con Magari che si rilassa e abbandona completamente al sonno, ascoltando i battiti del cuore di Nakami, quanto di più dolce e romantico si possa vedere in una rom-com.
In più, la notte rende tutta l'ambientazione omogenea, in cui le stelle e le luci spiccano in modo più preponderante, per passare alla percezione del trascorrere del tempo che risulta più lento, compassato, riflessivo. La vita notturna in ambientazione esterna dei due rende il ritmo lento, focalizzato sui due senza interferenze ma mai noioso. L'anime è riuscito a creare un’atmosfera comunque coinvolgente, nonostante l'assenza dei dialoghi, grazie alla ottima comunicazione non verbale tra i personaggi.
Fino quasi alla fine, sebbene le loro avventure intrattengano e talvolta divertano, resta parzialmente insoddisfatta la curiosità circa le cause che hanno determinato la loro condizione di insonni, lasciando sempre il dubbio che si potesse arrivare anche a un futuro con un plot twist "tragico".
Un accenno a uno dei miei hobby: la fotografia. È il primo anime in cui mi capita di vedere trattato e gestito un argomento un po' di nicchia come la fotografia, con particolare riguardo a quella digitale astronomica e notturna. La circostanza che Nakami utilizzi una reflex digitale di un noto brand che possiedo anche io, con tanti riferimenti all'impostazione della macchina fotografica per le foto in condizioni di luce scarsa o completo buio, permette di trattare informazioni e dati tutto sommato veritieri, che mi hanno fatto apprezzare ulteriormente la cura con cui è stato scritto l'anime, senza lasciare nulla al caso, anche a riguardo di un argomento così particolare.
I personaggi secondari restano invece sullo sfondo e poco approfonditi. Forse gli unici che emergono un po' sono la professoressa Usako Kurashiki, che si dimostra molto comprensiva e desiderosa di aiutare proprio Nakami e Magari, e la ex studentessa Yui Shiromaru, stravagante ma anche tanto paziente nello spiegare a Nakami i rudimenti della fotografia notturna in cui lei eccelle particolarmente.
"Insomniacs After School" si è rivelata pertanto come una tipica rom-com scolastica che parte dal pretesto originale dell’insonnia per creare una trama romantica in un contesto che in genere non è molto sviluppato, perché generalmente al di fuori della canonica vita scolastica.
I sentimenti tra Nakami e Magari si sviluppano in modo molto naturale e progressivo nel classico stile slice of life, perché è proprio la "quotidianità" dei due protagonisti ad essere il leit motiv dell‘opera, enfatizzandone le paure, i timori, l'entusiasmo, ma anche semplicemente la volubilità tipica e caratteristica degli adolescenti.
Il tutto narrato con delicatezza e, a tratti, anche con una certa poesia (vedi la scena in cui si addormentano con il cellulare o quando riescono a trovare pace e addormentarsi nella notte quando sono insieme abbracciati).
"Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte" (K Gibran). "La mattina non conosce la notte/Ma [Nakami e Magari] le [hanno] viste camminare vicine" (Dente - Adieu 2019) e sono riusciti alla fine a trovare non solo i loro sentimenti, ma anche a trovare pace.