Recensione
La casa tra le onde
6.5/10
Alla ricerca di qualcosa di nuovo, o almeno non simile a quello che di solito guardo, mi sono imbattuto in questo film: in effetti questo movie si è dimostrato abbastanza inedito per me.
La trama è semplice funziona, se uno non si fa domande: io mi sono fatto la domanda di come sia possibile la storia delle case nel mare (che non è spiegata) o cosa sia Noppo (qui mi sono fatto le mie idee, ma in effetti non c’è spiegazione). In realtà facendo finta di niente il film dovrebbe funzionare, ma ho trovato un po’ infantili i caratteri dei personaggi: sono bambini, ma ho dubbi che si comportino così i bambini normali, li ho trovati molto fastidiosi e alcune trovate erano déjà vu, tipo la storia del nonno… d'altronde rendere interessante una storia di due ore e darle senso non sono cose facili.
Ho trovato belle le animazioni dello studio Colorido e bravo il regista Hiroyasu Ishida (che ho bocciato però come sceneggiatore per i motivi su espressi), che conoscevo già per aver visto su VVVVID "Penguin Highway", che però non riesce a rendere interessante la storia più di tanto. La cosa migliore di questo film sono le musiche di Umitaro Abe, che migliora tantissimo proprio dal precedente "Penguin Highway", purtroppo non conoscendo il giapponese non ho potuto capire come si intitolavano le canzoni che ho tanto apprezzato.
Un altro artista che ho ritrovato e apprezzato è Yuki Kamiya: qui è alla fotografia ma è stato una specie di tutto fare nella serie "Jujutsu Kaisen". In seguito so che ha lavorato per "Chainsaw man", per "Mobile Suit Gundam: the Witch from Mercury" e "COLORs"… sta diventando in fretta un veterano dell’animazione e si dimostra capace di lavorare nei ruoli più disparati.
La trama è semplice funziona, se uno non si fa domande: io mi sono fatto la domanda di come sia possibile la storia delle case nel mare (che non è spiegata) o cosa sia Noppo (qui mi sono fatto le mie idee, ma in effetti non c’è spiegazione). In realtà facendo finta di niente il film dovrebbe funzionare, ma ho trovato un po’ infantili i caratteri dei personaggi: sono bambini, ma ho dubbi che si comportino così i bambini normali, li ho trovati molto fastidiosi e alcune trovate erano déjà vu, tipo la storia del nonno… d'altronde rendere interessante una storia di due ore e darle senso non sono cose facili.
Ho trovato belle le animazioni dello studio Colorido e bravo il regista Hiroyasu Ishida (che ho bocciato però come sceneggiatore per i motivi su espressi), che conoscevo già per aver visto su VVVVID "Penguin Highway", che però non riesce a rendere interessante la storia più di tanto. La cosa migliore di questo film sono le musiche di Umitaro Abe, che migliora tantissimo proprio dal precedente "Penguin Highway", purtroppo non conoscendo il giapponese non ho potuto capire come si intitolavano le canzoni che ho tanto apprezzato.
Un altro artista che ho ritrovato e apprezzato è Yuki Kamiya: qui è alla fotografia ma è stato una specie di tutto fare nella serie "Jujutsu Kaisen". In seguito so che ha lavorato per "Chainsaw man", per "Mobile Suit Gundam: the Witch from Mercury" e "COLORs"… sta diventando in fretta un veterano dell’animazione e si dimostra capace di lavorare nei ruoli più disparati.
