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    Questo è senza dubbio uno dei film di Miyazaki maggiormente apprezzati: ho persino visto persone che tengono l'immagine del castello errante come desktop sul proprio PC, ma mi trovo costretto ad andare controcorrente.

    Lo Studio Ghibli ha sfornato dei capolavori, poco ma sicuro, però "Il castello errante di Howl" per me cade nella categoria dei film Ghibli peggiori. Come potrei definirlo? E' una stramberia infinita. Ho grande rispetto per la creatività... [ continua a leggere]
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    Prendete un po' di "Il mio vicino Totoro", un po' di "Kiki - Consegne a domicilio" con un pizzico di "Laputa" e una spolverata di "Pom Poko", otterrete "Sen to Chihiro no Kamikakushi". Mi raccomando, il piatto va servito caldo.

    Che dire? Nonostante la mia ironia, questo per me non è un brutto film, per niente. Il comparto grafico è ancora una volta di una bellezza inenarrabile, e Miyazaki ha saputo abituarci a questo. La colonna sonora è assolutamente... [ continua a leggere]
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    "La storia della Principessa Splendente" è un film che se possibile va oltre lo straordinario, per quanto mi riguarda è forse il miglior film marchiato Ghibli in assoluto, e molto probabilmente il più bel titolo cinematografico che io abbia mai visto ad oggi. Come realizzare un film che trasuda Giappone da ogni minimo dettaglio, ma riuscire a renderlo ugualmente universale: questa è la manifestazione definitiva del genio di Isao Takahata.

    Dal punto... [ continua a leggere]
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    La prima cosa che noto in questo film è la musica country, infatti si parte subito con la cover di una canzone di John Denver, 1971. Sembra quasi di vedere l'incipit di una commedia americana da televisione, trasposta in forma di cartone animato giapponese.

    Nonostante questo non mi fermo alla prima impressione, e guardo la pellicola fino alla fine. La seconda impressione è quella dello slice of life, un genere che non è per nulla sconosciuto allo... [ continua a leggere]

    6.5/10
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    L'unico grande problema che ho con questo film è che non c'è il benché minimo equilibrio fra narrazione fuori campo, dialoghi e azione. La vicenda è talmente tanto raccontata che in certi momenti sembra quasi di guardare un documentario più che un film. Se questo può funzionare per un cortometraggio o per un mediometraggio, per un film di due ore risulta troppo verboso. A questo preferisco seguire una storia dove non mi venga spiegata ogni singola... [ continua a leggere]
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    Non sono mai stato appassionato alle opere d'animazione dedicate a Lupin III. Tuttavia, "Il castello di Cagliostro" mi incuriosiva in quanto primo lungometraggio diretto da Hayao Miyazaki, e predecessore di "Nausicaä della Valle del Vento".

    Devo dire che le mie aspettative sono state in buona parte deluse. Il fatto che si tratti di un film sul ladro gentiluomo sembra solo un pretesto per testare quegli elementi che sarebbero poi diventati marchio... [ continua a leggere]
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    Oddio, direi che con questo film non ci siamo. È una brutta copia di "Orange Road": prendete la famosa serie di Izumi Matsumoto, toglietele quasi tutto quello che ha di bello e interessante, otterrete "Si sente il mare". Non è un caso che, nel decennio precedente, il regista lavorò all'episodio pilota di "Kimagure Orange Road", e qualche anno dopo allo sfortunato film "Voglio ritornare a quei giorni". Perfino le musiche di Shigeru Nagata sembrano... [ continua a leggere]
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    L'addio di Miyazaki alla scena cinematografica. Eccetto che poi è tornato, e ne siamo lieti.
    Che dire? Un film piuttosto lento, ma quello non è per forza un difetto. Anche "Pioggia di Ricordi" e "Una tomba per le lucciole" sono lenti, eppure sono film straordinari.

    Un grande plauso alla realizzazione tecnica del film, superlativa come sempre e senza tempo. È interessantissimo anche che gli effetti sonori siano stati realizzati con la voce e la bocca... [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Porco Rosso" mi è piaciuto. È una bella dedica all'Italia ed è di un umorismo forse non freschissimo, ma che comunque nel suo piccolo funziona, in parte anche grazie all'adattamento italiano, che, escluse due o tre frasi adattate in un linguaggio pessimo, per il resto è buono e a mio avviso arricchisce la caratterizzazione del protagonista. Anche il doppiaggio è di qualità e la voce di Marco è perfetta.

    Uno strumento musicale ricorrente nel sottofondo... [ continua a leggere]
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    Il mio rapporto con i film dello Studio Ghibli è sempre stato complesso, e per quanto io apprezzi le idee di Miyazaki, a volte tendo a preferire i film scritti da Takahata, che era forse un regista meno bonaccione e un po' meno utopista rispetto al collega.

    Nel caso specifico, "Pioggia di ricordi" è senza dubbio uno dei migliori slice of life che ho avuto occasione di vedere, se non il migliore in assoluto, per molteplici motivi.
    Fin dalla sigla... [ continua a leggere]
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    Un film che nel suo insieme definirei senza infamia e senza lode. Reinterpreta nel tipico stile Ghibli il genere majokko, ovvero i manga e gli anime dove la protagonista è una bambina dai poteri magici, e ha con sé un piccolo animale parlante come mascotte.

    Sul piano grafico è leggermente inferiore rispetto a diversi altri film dello stesso studio, ma rimane comunque ad un buon livello, soprattutto per quanto riguarda i bellissimi sfondi con tinte... [ continua a leggere]
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    Poco da dire, questo è chiaramente uno dei migliori film prodotti dal Ghibli.
    Non è realizzato dalla mano dell'amatissimo Hayao Miyazaki, bensì da Isao Takahata, e sul piano commerciale non ha avuto lo stesso successo di altre opere dello Studio, a suo tempo.
    Nello specifico, uscì nelle sale in parallelo a "Il mio vicino Totoro", con il quale è in forte antitesi. Infatti l'uno è brioso e leggero, l'altro è una mazzata nello stomaco.
    E' tratto dall'omonimo... [ continua a leggere]