Il binomio musiche-videogiochi è sempre stato fondamentale fin dai primi anni '80 con i sintetizzatori che permettevano di riprodurre solamente un singolo monotono ma che lasciavano agli appassionati leggendarie musiche come quella di Pac-Man.
Dalla seconda metà degli anni '80 la tecnologia permise di aumentare il livello e la qualità dei suoni e ad emergere sono i primi compositori come Nobuo Uematsu, autore delle musiche di Final Fantasy, e Koji Kondo, autore delle musiche di Super Mario e The Legend of Zelda.

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Da allora l'immaginario delle musiche dei videogiochi si è ampliato a tal punto che molti artisti hanno prestato la propria voce e i propri strumenti per le musiche dei titoli più famosi tra cui Trent Reznor, Hans Zimmer e, ultimi in ordine di tempo, i Florence and the Machine per Final Fantasy XV.

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Dunque non poteva che essere una questione di tempo prima che si superasse anche la barriera che divide il rigido mondo del teatro e della musica sinfonica da quello dei videogiochi e l'anno scorso abbiamo potuto gioire per l'arrivo in Italia del primo progetto sinfonico dedicato alle musiche di The Legend of Zelda con due date sold-out a Milano e Roma.
Lo scorso venerdì si è quindi svolta una nuova data del tour The Legend of Zelda Symphony of the Goddesses, ribattezzata per l'occasione Master Quest in quanto arricchita da nuove musiche tratte da Triforce Heroes e con una nuova orchestra italiana, la Ensemble Symphony Orchestra diretta dal Maestro Giacomo Loprieno.

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Prima della serata abbiamo avuto modo di fare una chiaccherata con il Maestro Loprieno (sulla destra nella foto) e i ragazzi che hanno partecipato alla gara cosplay che hanno dimostrato la loro passione verso la trentennale lotta di Link contro il malvagio Ganondorf.
Durante la chiaccherata il Maestro ha svelato che due anni fa, quando il progetto è nato, in pochi nell'orchestra conoscevano la saga ma dopo poco tutti si sono innamorati delle musiche che si adattano benissimo al contesto di musica sinfonica. Ecco alcuni aneddoti che ci ha raccontato:
 
"La musica di Zelda è molto enfatica e sembra che debba succedere sempre qualcosa di grandioso da un momento all'altro ma in realtà ci sono dei pezzi molto più semplici come la creazione o l'interludio che sono pieni di poesia e che sono quelli che creano un rapporto più empatico col videogiocatore e questi sono i pezzi che preferiamo suonare. Il resto è energia pura. Ogni pezzo ha 90 pagine di spartito e milioni di note, un delirio. E' molto più semplice eseguire Mozart o Beethoven.
Fare quasi due ore di concerto è molto difficile e così abbiamo pensato di alternare brani difficili ad altri più semplici per dare una mano ad alcuni musicisti e sopratutto ai venti coristi che devono tirare fuori tutto quello che hanno per rendere giustizia agli originali. I pezzi sono stati arrangiati da una miriade di persone, noi li abbiamo adattati aggiungendo strumenti e potenziato tantissimo percussioni e ottoni perchè il pubblico ha bisogno di sentire ritmo e di sentirsi coinvolto."

La cornice del Teatro degli Arcimboldi è stata uno scenario perfetto per questa serata che ha visto una orchestra di oltre 90 elementi con venti coristi suonare le inconfondibili melodie create da Koji Kondo di quasi tutti i capitoli del franchise, da Ocarina of Time a Wind Waker, fino ai più recenti Twilight Princess e Skyward Sword senza dimenticare la piacevole novità di questo Master Quest rappresentata da Triforce Heroes.
Temi storici come Gerudo Valley, Hyrule Field e Temple of Time si sono affiancati a pregevoli medley delle Boss Battle e arrangiamenti di A Link Between Worlds e Minish Cap.
A corollario della bravissima orchestra su un proiettare scorrevano le immagini dei vari capitoli della saga e durante l'intero concerto, della durata di 2 ore, abbiamo avuto modo di ascoltare i messaggi di Shigeru Miyamoto, Eiji Aonuma e Koji Kondo registrati per l'occasione.
La piacevole serata si è conclusa con un lunghissimo applauso all'intera Ensemble Symphony Orchestra che continuerà il tour europeo con altre date che toccheranno tra le altre città anche Parigi, Vienna e Zurigo.
La speranza è che il tour mondiale possa nuovamente toccare il nostro paese in modo da offrire la possibilità ad altri appassionati di ascoltare ancora una volta le inconfondibili melodie di Zelda in una versione del tutto nuova.