Per questo quarto appuntamento di preparazione ad Essen, partiamo da un gioco molto particolare, un legacy, per poi passare ad un gioco di un designer molto popolare, arrivando infine ad un gioco prettamente economico e magari dall'aspetto meno accattivante. 

Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.

 

Charterstone

Charterstone

Pandemic Legacy, seguendo l’esempio di Risk Legacy, ha aperto un vaso di Pandora che si pensava avrebbe avuto un impatto devastante nei giochi in scatola, ovvero l’introduzione del sistema Legacy, con giochi in scatola che si evolvevano giocando, raccontando una storia alla fine della quale il gioco è in pratica non più utilizzabile. In realtà, da allora, nessun gioco è riuscito a fare la differenza introducendo la componente legacy. Charterstone è un progetto la cui genesi è iniziata in quel periodo, nel post Pandemic Legacy, e sembra avere uno sviluppo solido, serio, non improvvisato, proponendosi come il primo euro game, nello specifico un piazzamento lavoratori, legacy.
 
Il gioco vi offre esattamente 12 partite: né una in più, né una in meno. Finite vi troverete con un tabellone di gioco che da vuoto diventerà, a forza di sticker, bello pieno con il villaggio che sarete andati a costruire che potrà comunque essere utilizzato per giocare oltre la dodicesima, ma ovviamente senza le componenti legacy, ormai esaurite. Probabilmente potrete pensare di girarlo sull’altro lato, essendo a doppia faccia, e comprare il recharge kit ripartendo da zero, magari con un altro gruppo.
 
Visto che si parla di storia e di dinamiche di gioco che si costruiscono mentre si gioca, con lo stesso manuale che va a crearsi da una base semi vuota a forza di adesivi, entra in gioco il fattore spoiler che limita le informazioni rilasciate sul gioco. Quello che si sa è che sarà un piazzamento lavoratori, si parte da una mappa vuota in cui ognuno costruisce, attaccandoli fisicamente sul tabellone, i suoi edifici. La dinamica di piazzamento si compone di 2 possibilità, alla Tzolk'in: potete piazzare un lavoratore o riprendere in mano tutti i lavoratori. Gli edifici sono utilizzabili da tutti e potrete tra le altre cose scalzare gli avversari, semplicemente ridando loro in mano il loro lavoratore. A tutto questo si aggiungono 12 segnalini influenza, da utilizzare con dinamiche che credo verranno svelate durante la partita, e tante, tantissime carte.
 
Si gioca da 2 a 6 giocatori, ma anche qui c’è da capire in che numero si gioca meglio, perché questo tipo di giochi che funzionano bene in 6 sono cosa rara. Costerà intorno ai 70 Euro e sembra che le singole partite non dovrebbero durare più di un’oretta e mezza l’una. Sebbene sia possibile fare entrare e uscire giocatori tra una partita e l’altra, sarebbe meglio giocarlo sempre con lo stesso gruppo.
 
Aspettative: 5/5
Lo prenderò di certo, non certo ad Essen, ma l’edizione italiana di Ghenos, già annunciata e disponibile in contemporanea con quella internazionale. Sono curioso, dannatamente curioso. Si tratta di una scommessa: ammetto che si sa sin troppo poco, ma il tutto è decisamente intrigante e potrebbe essere qualcosa di nuovo, sperando di non rimanere mezzo scottato come in Pandemic Legacy. Devo solo decidere con chi dividere i 60 Euro per comprarlo.
  

 

Bunny Kingdom

Bunny Kingdom 01

Bunny Kingdom è gioco che si notare per fattoriextra gameplay: un designer di successo, anzi, direi IL designer di successo per antonomasia, ovvero quel Richard Garfield che ha creato Magic, e una copertina accattivante con un tema che attira da subito, ovvero coniglietti in armatura che combattono fra di loro.
 
Dietro alla facciata si nasconde un gioco che fa del controllo delle aree e del drafting le sue principali dinamiche, il tutto su una plancia numerata tipo battaglia navale. L’obiettivo del gioco è di fare punti controllando ampie aree, possibilmente con al loro interno un castello di terzo livello e più tipi di terreni di produzione, visto che vi frutterà tanti punti quanto è il risultato dell’altezza del castello moltiplicato per i terreni diversi che comprende. I conigli non combattono fra di loro, il controllo lo otterrete giocando delle carte e semplicemente posizionandoli su una casella della mappa. Le carte sono di vario tipo: le prime hanno indicazioni molto precise, tipo “G7”, “A3” e così via. Altre vi danno solo una delle due coordinate, tipo “G” e “montagna”, in questo modo potrete posizionare il vostro coniglio su qualsiasi casella della riga “G” che ha una montagna. Altre ancora possono darvi la possibilità di fare l’upgrade alle vostre torri, di creare collegamenti fra varie parti della mappa rendendo due territori lontani collegati, cambiare il tipo di risorsa di un territorio. Infine ci sono delle carte che giocate davanti a voi vi offrono delle condizioni extra per fare punti a fine partita, per esempio avendo territori di un tipo, risorse e così via.
 
Le carte vengono pescate con le modalità di drafting: pescate le carte, giocatene 2, passate le altre al vostro vicino e prendete quelle di quello dell’altro lato, giocandone altre 2 e continuando il passaggio fintanto sono esaurite.
 
Devo ammettere che le dinamiche sembrano funzionare e sulla carta sembra divertente, si dovrebbe giocare sotto l’ora in gruppi che vanno da 2 a 4 giocatori.
 
Aspettative: 3/5
Le aspettative sono più alte di quanto avrei detto studiando il gioco. Tuttavia ho paura che la mappa rischi di diventare troppo incasinata, con così tante cose sopra che potrebbe diventare difficile decidere la mossa e, soprattutto gli ultimi turni, perdersi dei collegamenti che potrebbero fare la differenza. Tali impressioni sono confermate anche da chi ha provato il gioco: mappa troppo piccola che rende tutto un po’ troppo fiddly, come si dice in gergo.
  
Bunny Kingdom 02



 

1920 Wall Street

1920 Wall Street

1920 Wall Street è invece un gioco graficamente molto asciutto ed essenziale, che mi ricorda molto da vicino un titolo come Ponzi Scheme e per questo mi ispira veramente molto.
 
Si tratta di un gioco azionistico, in cui comprerete e venderete azioni, cercando di ottenere profitto ed evitando di indebitarsi.
 
Il meccanismo è una rondella in cui viene inserita una carta che sta indicare la rotazione del mercato e altre carte obbligazione o evento, a seconda del numero di giocatori. Il giocatore parte da una carte con il suo segnalino e ogni turno può:
1) Comprare: il giocatore muove il suo segnalino nella direzione del mercato, prende la carta pagando il costo della carta più una moneta per ogni movimento che ha fatto. Inoltre paga una moneta all’avversario qualora il posto fosse già occupato da altri. Il pagamento non viene effettuato per intero: ogni giocatore ha un capitale iniziale, per esempio 4, e tale capitale non viene mai eroso dagli acquisti: è necessario pagare solo l’ammontare che supera le 4 monete, per cui una carta che costerebbe 5 monete, si pagherebbe solo 1. A questo punto se è un’obbligazione può tenerla, può invece giocarla se è un evento che modifica i prezzi del mercato. Può anche decidere di scartarla in una delle 3 pile degli scarti, l’abbia appena pagata.
2) Vendere: il giocatore scarta la carta che sta nella posizione del suo segnalino, gioca un’obbligazione dalla sua mano e la mette al posto della carta scartata, prende il valore attuale in monete del tipo di obbligazione giocata e prende la prima carta del mazzo e mette anche quella sotto il suo segnalino nella posizione della rondella in cui si trova, che ora conterà 2 carte al posto di 1.
3) Aumenta il capitale: paga 2 monete, scarta la prima carta del mazzo in una delle 3 pile, aumenta il suo capitale di 1.
 
La direzione delle spostamento può essere cambiata pagando una moneta. Il gioco prosegue fintanto esce la carta esplosione del mercato: a quel punto si verifica quale pila degli scarti ha più carte, si applica il malus relativo e poi si procede al calcolo dei punti, a seconda delle azioni controllate.
 
Il gioco è più semplice di quello che appare spiegandolo, si gioca da 2 a 5 giocatori in circa un’ora.
  
Aspettative: 4/5
Non so quanto sia stato efficace nella spiegazione, ma il gioco ha delle dinamiche che non vedo l’ora di provare. E’ abbastanza immediato, ma offre qualcosa di nuovo nella tipologia dei giochi di borsa e credo vi costringerà a continue scelte significative. Facile da spiegare, abbastanza difficile da vincere. Sul tavolo non sarà bello come altri, ma credo possa essere una delle sorprese della manifestazione.
 
1920 Wall street 02



Potete consultare gli altri speciali di Essen 2017 finora pubblicati seguendo questi link:
Fonti consultate: Boardgamegeek