Azul di Michael Kiesling, nonostante i 2 anni sulle spalle, rimane uno dei giochi più giocati e apprezzati, dopo aver vinto un po’ tutti i premi che potesse vincere lo scorso anno. A seguito di tanto successo, lo scorso anno, è uscito un stand-alone chiamato Stained Glass of Sintra che parte dalle stesse dinamiche per offrire un qualcosa di diverso, sebbene leggermente meno immediato. Si è comunque dimostrato un buon gioco, pur non raggiungendo nemmeno lontanamente i picchi dell’orginale. Con un brand così forte, viene proposto un nuovo titolo anche in questo 2019: Summer Pavilion è il terzo capitolo di Azul, un altro stand-alone, che apporta modifiche più significative che lo rendono qualcosa che stuzzica il mio interesse.
 
Azul: Summer Pavilion

Di invariato rimane quasi soltanto la meccanica di base: potete prendere tutti i pezzi di un colore da una della zone, che contengono 4 pezzi ognuna, mentre i rimanenti finiscono al centro.

Ma già qui ci sono le prime 2 modifiche:

 - in ognuno dei 6 turni, c’è un colore jolly (essendo 6 i colori, ognuno sarà jolly almeno una volta). Questo non può essere pescato, ma se nella zona in cui pescate ce n'è uno, dovete per forza prenderlo insieme a quanto avete già preso.
- se prendete pezzi dal centro, diventerete primi, ma prenderete punti negativi pari al numero di pezzi che pescherete.

 
AZUL 3

L’altra importante modifica è che non piazzerete subito i pezzi presi, ma li userete solo a fine turno, sapendo che potete tenerne 4 da un turno all’altro senza penalità, mentre dal quinto perderete un punto ognuno.

Presi tutti i pezzi disponibili, si inizia a piazzare: la vostra plancia è divisa in 7 zone, una per colore e una centrale mista dove può andare solo un pezzo per ogni colore. Ogni zona è divisa in 6 spicchi, numerati da 1 a 6. Per piazzare un pezzo, dovete scartare il numero di pezzi di quel colore pari al numero su cui lo vorrete mettere. Farete punti a seconda di quanti pezzi ci sono collegati a quello messo, mentre quando circonderete una delle finestre, una delle colonne o delle statue potete prendere come bonus da 1 a 3 pezzi da una riserva che si arricchisce di 10 pezzi ogni turno.

A fine partita si fanno punti per i settori completati e per i numeri che avete coperto del tutto (tipo se avete coperto tutti gli 1, 2, 3, 4…).

 
Il secondo Azul non è male, ma alla fine era un more of the same e, se devo scegliere, giocavo l’originale. Questa terza incarnazione sembra cambiare abbastanza strada e fornire qualcosa di diverso, si avventura nel territorio dei set collection, altro genere quindi, e persino la fase di raccolta mostra sostanziali e non banali novità. Summer Pavilion stuzzica la mia curiosità e, pur con quella consapevolezza che i seguiti non riescono mai ad eguagliare gli originali, spero vivamente che possa essere un’eccezione a questa regola. Sicuramente verrà a casa con me da Essen.
 
 
Azul Summer Pavilion - RETRO