Non troppo tempo fa ci siamo trovati a parlare di Bladed Fury, un metroidvania atipico con maggiore attenzione per la storia più che per il gameplay. Una variante piacevole per un genere che vanta numerosi e recenti titoli, tanto validi quanto impersonali. I metroidvania sono molto spesso legati ai roguelike e la popolarità di questo mix è seconda solo ai così detti soulslike e questo forse perché, in un certo senso, ne condividono lo spirito spartano e l’anima arcade.
 
ScourgeBringer recensione

SourgeBringer, anche noto come l’ultimo gioco di Playstation Vita prima che Sony cambiasse idea, è un metroidvania-roguelike classico che mette il giocatore nei panni di una ragazza combattente condannata a ripetere un ciclo punitivo alla ricerca di una soluzione per spezzare il loop.

Flying Oak Games presenta ScourgeBringer, un classico roguelike spartano e divertente!


Forte di una pulita grafica pixelosa e di un gameplay adrenalinico e super-impegnativo, ScrougeBringer porta il giocatore ad affrontare numerosi mondi, ognuno fatto di stanze generate proceduralmente in modo semi-casuale, analogamente a quanto visto in The Binding of Isaac. Le mappe sono sempre diverse per numero e disposizione delle stanze, mentre quest’ultime invece hanno delle forme predefinite a seconda del mondo, con nemici e ostacoli che variano di conseguenza seguendo lo stile unico del mondo in cui ci si trova. Lo stile del mondo si riflette sul tipo di sfida e difficoltà nonché sul design generale. Ovviamente per concludere un mondo bisogna sconfiggere il temibile boss e per raggiungerlo bisognerà prima trovare ed eliminare i sub-boss.
 
ScourgeBringer recensione psv

Come succede spesso in giochi di questo genere, la storia di ScourgeBringer è molto semplice e i protagonisti appena abbozzati, ma è nelle atmosfere suggestive e nella lore intrigante che dovrebbe risiedere il fascino del titolo. Sotto questo aspetto, il contesto del loop punitivo da spezzare proposto da ScourgeBringer è effettivamente interessante, così come lo è il ruolo del Sangue come fonte di potere e valuta, inoltre i messaggi dei viaggiatori precedenti, recuperabili all’interno dei livelli, stuzzicano non poco la curiosità del giocatore, ma nonostante tutto alla fine la trama affoga nel mare dell’indifferenza perché troppo diluita e priva di elementi o personaggi davvero iconici.

Tanto la storia pecca di fascino quanto il gameplay brilla. ScourgeBringer si presenta come un classico metroidvania-roguelike in cui il giocatore avanza in scenari simili trovando ogni volta potenziamenti diversi, ma la difficoltà molto alta delle sfide proposte unite al veloce ed elegante sistema di combattimento rende fasi d’azione un vero e piacere e rendono l’avventura della ragazza una vera droga. La precisione e l’attenzione richiesta nella scelta dei movimenti e delle mosse è altissima così come altissimo è il ritmo di gioco. Non preoccupatevi se all’inizio non riuscirete a superare neanche il primo mondo, man mano che si prenderà abitudine con il layout dei tasti, totalmente personalizzabile, e con i ritmi adrenalinici proposti l’avventura di ScourgeBringer passerà gradualmente dall’essere un’impresa impossibile ad una sfida estremamente appagante.
 
ScourgeBringer recensione ps4

Il cuore del battle system risiede nella gestione del movimento, ogni attacco infatti incide sulla posizione della guerriera nella mappa e buona parte degli scontri si consumeranno a mezz’aria. I normali fendenti spostano leggermente la guerriera nella direzione in cui li lancia, l’affondo è praticamente un rapido dash aereo fondamentale per schivare mentre l’attacco potente fa rallentare la protagonista, frenando il momento guadagnato con gli altri colpi o salti. Come se non bastasse è anche presente un tasto per fermare sul posto la ragazza, lasciandola cadere nel caso si trovasse in aria.

Il gioco è stato testato su Playstation Vita e, date le ridotte dimensioni dello schermo, la grafica minimale non ha pesato anzi, è risultata piuttosto piacevole con i suoi colori e cubetti, tuttavia il numero di azioni eseguibili su ScourgeBringer superano il numero di tasti della console e la mancanza di R2/L2 viene compensata con l’utilizzo del touchscreen sul retro... il quale tende ad essere premuto involontariamente più volte quando si tiene in mano la console.
 
ScourgeBringer recensione

Purtroppo non è possibile disattivare una o più opzioni e dopo vari tentativi ci sentiamo di dire che il layout consigliato di default è effettivamente il ‘meno peggio’, anche se spesso la mossa finale viene spesso lanciata in momenti poco utili e il robottino che accompagna la protagonista sprecherà in più occasioni le sue munizioni. E' difficile non sfiorare il touchscreen posteriore nel mezzo dell’azione o a volte persino mentre ci si sposta in stanza vuote, ma sprecare munizioni e mosse speciali non compromette l'esperienza di gioco ed è sempre meglio fermarsi di colpo in mezzo alla stanza perché sul touchscreen si è messa l'opzione 'rimani immobile'.

Detto questo, ScourgeBringer su portatile è tutt’altro che ingiocabile, anzi, poter avere lo schermo vicino rende alcune fasi piene di nemici e proiettili a schermo decisamente meno confusionarie che non su qualche grosso schermo, tuttavia sarà necessario passare un po’ di tempo a prendere dimestichezza con i pulsanti e, soprattutto, a capire come tenere la console senza svuotare il proprio arsenale di mosse speciali.

GIUDIZIO FINALE

ScourgeBringer è stato presentato come classico metroidvania roguelike ed è esattamente questo, né più né meno.
Mettendo a disposizione del giocatore tutti gli strumenti di cui ha bisogno per muoversi liberamente e agilmente nel mondo di gioco, il titolo di Flying Oak Games offre una serie di sfide estremamente impegnative e divertenti, veloci ed emozionanti il giusto, per un’esperienza hardcore che terrà impegnati i fan del genere per ore e ore. Sfortunatamente il bellissimo gameplay è affiancato da una storia decisamente trascurabile, narrata in modo svogliata e accompagnata da personaggi simpatici ma dimenticabili. Nonostante la poca personalità, ScourgeBringer rimane un ottimo esponente del suo genere e chi lo apprezza non dovrà assolutamente farselo scappare!

Gioco testato su Playstation Vita.