Battlefield 2042 (qui la recensione) ha avuto un inizio tormentato: tra alcuni problemi tecnici e di bilanciamento e mappe fin troppo grandi tanto che si è dovuto riproporre le classiche sfide a 64 giocatori, i ragazzi di DICE non hanno avuto il tempo di godersi del meritato riposo.
 
Un po' difficile farci caso

Il nuovo Battlefield è finito un po' nella mira di molti utenti, ricordando in parte quanto avvenuto per Cyberpunk 2077, con ogni elemento leggermente fuoriposto rimarcato come se il titolo fosse composto solo da essi. L'ultima piccola polemica riguarda le pubblicità presenti in game, spot di elementi reali come il mouse Logitech G502, un bel suggerimento per chi gioca su PC. Non è la prima volta che accade ed è un modo per avere del supporto extra nello sviluppo di un gioco. Anche i Need for Speed di Criterion ne erano pieni, rimanendo in tema Electronic Arts, per cui è una pratica del tutto normale.

Quello che esce fuori da tutto ciò è una polemica sterile, in quanto non solo non influenza in l'esperienza in game ma non ne sposta nemmeno i costi per i videogiocatori. L'unica cosa a cambiare è solo il budget di sviluppo e finché viene rispettato un certo equilibrio, possiamo stare sogni tranquilli. Sperando di non dormire come Fry in Futurama, non le pubblicità all'interno dei sogni.