2 anni fa è nata Prime Matter, etichetta proprietaria di videogiochi del colosso della distrubuzione Koch Media, e con lei sono stati presentati diversi progetti da molti studi sparsi in tutto il mondo. Questi giochi, così diversi tra loro, sarebbero stati il biglietto da visita del publisher nel mercato e per questo vi era una certa curiosità intrinseca, ma prima ancora della qualità dei loro titoli di debutto vi era un messaggio ben chiaro dietro le scelte del neonato publisher: varietà.
 
Scars Above recensione

The Chant, The Last Oricru, Dolmen e Gungrave Gore sono solo alcuni dei titoli che hanno portato avanti il nome Prime Matter nei suoi primi anni di vita, spaziando coraggiosamente tra horror moderni e originali avventure fantasy, da inaspettati ritorni in grande stile fino a reinterpretazione sci-fi dei soulslike. Scars Above si colloca in questa risma di giochi dai diversi obiettivi, presentando un'esperienza tutta sua con una propria visione, rivelando una tanto sincera quanto rara affinità tra publisher e casa di sviluppo. Mad Head Games è una software house giovane, come giovane è l'etichetta Prime Matter, ma entrambe le realtà vantano veterani del settore che sanno bene a cosa stanno puntando. Ora che ne hanno la possibilità, sapranno valorizzare la riscoperta libertà?

Come ti sentiresti se domani, tra il sole e le nuvole, in cielo comparisse una immensa nave aliena?

Da sempre l'uomo ha guardato le stelle domandandosi se fosse solo nella vasta galassia; un giorno la risposta a tale domanda è piombata in modo inaspettato. In un futuro prossimo, la Terra vede comparire sopra di sé un enorme vascello. Ogni comunicazione con la struttura aliena appare impossibile così come ogni tentativo di scansione, dunque viene formata una squadra apposita e spedita nello spazio. La squadra, detta S.C.A.R.S., è composta da un team selezionato e fortemente specializzato incaricato di scoprire di più sulla misteriosa entità, avvicinandosi con la più sofisticata delle navicelle come mai nessuno prima di loro aveva fatto.
 
Scars Above recensione

Con il cuore ricolmo di curiosità ed emozione, la squadra si avvicina alla nave aliena, ormai nota come Metaedro, e mentre si preparano al prima contatto una forte luce inonda la nave fino ad abbagliarne completamente tutto l'equipaggio. Kate Ward, eroina di cui il giocatore vestirà i panni, riapre gli occhi dopo il bagliore e, con sua grande sorpresa, si ritrova su un pianeta sconosciuto. Sola in una landa apparentemente deserta, una inquietante figura umanoide sembra guidare la scienziata nei suoi primi passi sul pianeta apparentemente morto ma che da lì a poco si rivelerà abitato da creature decisamente ostili. Chi sono e cosa vogliono gli alieni? Dove si trova Kate e che fine hanno fatto gli altri membri di Scars? Cos'è il Metaedro e qual è la sua funzione? I tantissimo interrogativi troveranno poco a poco risposta mentre si avanza nell'avventura per un mix di azione e mistero che intratterà il giocatore per tutta la durata del titolo.

Questa suggestiva anche se non particolarmente originale premessa pone le basi per una intrigante avventura fantascientifica che però si rivela ben presto essere tutt'altro. Se in un primo momento Scars Above sembra voler puntare sul lato misterioso ed esplorativo, stuzzicando il giocatore con una narrazione accattivante, nel giro di poco verrà messo bene in chiaro che il punto di forza del gioco è un altro: il gameplay. Scars Above offre una peculiare impostazione da simil-soulslike ovvero viene meno il senso di abbandono dato dalla totale libertà ma rimane il livello di sfida generalmente alto. Il giocatore è portato ad avanzare in una direzione ben definita, sebbene tutto fuorché lineare, mentre affronta difficili sfide. La difficoltà elevata e le risorse non poi così abbondanti richiedono una certa dose di studio e strategia che porta il giocatore ad un involontario processo di trial & error tra un checkpoint all'altro... o contro alcuni boss.
 
Scars Above recensione

Le opzioni offensive di Kate lasciano al giocatore un'apparente libertà d'azione sicché è possibile combinare le varie proprietà elementali delle armi con l'ambiente che lo circonda, aspetto che può rendere un combattimento contro lo stesso nemico una passeggiata o un inferno. Apparente libertà d'azione perché si quasi obbligati a sfruttare il sistema, affrontare dei nemici senza sfruttare le peculiarità elementali offerte rende quasi da subito avanzare nel gioco un'impresa eccessivamente tediosa. Detto questo, sfruttare a dovere le proprie risorse è appagante proprio perché si riescono a superare ostacoli apparentemente troppo ostici.

Il sistema elementale sulla carta appare molto lineare e scontato, ma è in realtà piuttosto divertente e stimolante: non è richiesta una mentre geniale come quella di Kate Ward per capire che sparare un dardo elettrico su un nemico bagnato è molto più efficace, ma queste semplici interazioni con l'ambiente permettono di mettere in piedi strategie piuttosto soddisfacenti e, soprattutto durante alcune battaglie boss, creano situazioni e dinamiche piuttosto originali. Purtroppo non si può dire lo stesso degli sporadici enigmi che il mondo alieno proporrà a Kate, ma per quanto poco ispirati restano un piacevole intermezzo tra una sparatoria e l'altra.
 
Scars Above recensione

La peculiarità di Scars Above è data dal fatto che la protagonista Kate è prima di tutto una scienziata e non un soldato. In quanto donna di scienza, Kate affronta le situazioni con analitico raziocinio, analizzando ciò che la circonda con mente lucida, cercando soluzioni e spiegazioni logiche e scientifiche ai problemi e ai misteri che le si parano davanti, anche quando la tecnologia in gioco è così avanzata da apparire quasi magia o quando la definizione di mostro appare più calzante di quella di animale.

Tale impostazione risulta decisamente originale, così come le domande che si pone l'eroina rendono il suo viaggio più interessante del solito sopravvissuto in terra ostile... non fosse che in questo modo Kate risulta ancora più inquietante dei nemici che affronta. Diamo per scontato che i membri della unità Scars, in quanto facenti parte di una missione di alto profilo, abbiano preso parte ad addestramenti simil-militari e che per questo Kate sappia maneggiare un fucile con la precisione e la tranquillità di un veterano di guerra, ma come si spiega l'impassibilità nell'affrontare orde di mostri? Come può essere così efficiente e tranquilla nell'analizzare cadaveri e trovare soluzioni di morte e distruzione recuperando, senza alcuna esitazione, ghiandole e altre parti del corpo dai nemici che ha appena ucciso. La facilità e velocità con cui si fabbricano nuove armi partendo da quello che dovrebbe essere un mondo sconosciuto è ottimo dal lato gameplay ma poco plausibile da quello narrativo. Non solo è difficile empatizzare con la dottoressa, ma è persino inverosimile credere che lo sia.
 
Scars Above recensione

Il comparto tecnico buono e le atmosfere tetre portano il giocatore a prendere sul serio gli eventi a cui assiste, ma proprio per questo diventa difficile passare sopra alle imperfezioni o ai mancati dettagli di Scars Above, i quali finiscono per pesare molto sul prodotto finale nonostante il gioco offra ottimi spunti e un sistema più che godibile. La grafica realistica è piacevole, ma le espressioni non sempre sono all'altezza, rovinando il pathos di certe scene, discorso analogo per la dimenticabile colonna sonora e il doppiaggio spesso troppo basso rispetto ai rumori d'ambiente. L'illuminazione poi è così diversa nelle cutscene rispetto alla grafica di gioco che sembra quasi che ciò che accade nelle presentazioni avvenga in luoghi diversi da quelli visitati pochi secondi prima, lasciando non poco disorientato il giocatore quando poi questi torna ad avere il controllo del personaggio.
 

GIUDIZIO FINALE

Nel mare di action adventure fantasy con vasti mondi da esplorare, Scars Above con le sue atmosfere fantascientifiche e la sua impostazione diretta appare come una piacevole ventata d'aria fresca, pur non offrendo nulla di particolarmente stravolgente per il genere.
Forte di una manciata di buone idee legate tra loro da una base che oscilla tra il buono e il sufficiente, l'avventura di Kate Ward riesce ad intrattenere dall'inizio alla fine grazie ad un gameplay stimolante e dalla difficoltà ben calibrata, tuttavia Scars Above non riesce a compiere il proverbiale salto di qualità a causa di una serie di ingenuità e mancate attenzioni che rompono la magia di alcune scene e minano l'esperienza globale. Il gioco di Mad Head Games è un ottimo action in terza persona, capace di offrire stimolanti sfide che per una volta tanto non richiedono l'uso delle armi bianche, tuttavia l'ottimo gameplay si accompagna ad una storia non all'altezza che finisce per rendere quella di Kate Ward solo una dimenticabile avventura sci-fi.

Gioco testato su Playstation 5.