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7.0/10
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Ho avuto modo di rivedere recentemente questa famosa serie anni novanta, più conosciuta in Italia con l'assurdo titolo "Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo". Nel nostro paese ha avuto prima un pessimo doppiaggio da parte della Mediaset e poi un secondo fedele ma incompleto da parte della defunta casa editrice Shinvision.
Sconsiglio il primo doppiaggio in quanto pesantemente alterato sia nei nomi dei personaggi sia nei contenuti stessi.
L'idea originale proviene dal manga di Araizumi Rui, che è stato pubblicato anche in Italia.
Il regista è Watanabe Takashi, abbastanza giovane, ha diretto per esempio l'OAV di Shin Hokuto no Ken, Starship Operators, Shakugan no Shana, le serie seguenti di Slayers.

La serie rientra pienamente nel genere fantasy con spiccati elementi di comicità che la rendono abbastanza briosa.
L'ambientazione è medievale con una spiccate presenza di elementi magici, la protagonista principale è la maga Lina Inverse, accompagnata fin dall'inizio dal prode spadaccino Gourry Gabriev.
Come al solito c'è il solito confronto con le forze del male; la trama non brilla per complessità, è abbastanza semplice e lineare e non manca lo scontro finale decisivo per le sorti del mondo stesso.

A me sono piaciute molte le gag comiche che abbondano in diversi episodi e i continui litigi fra i protagonisti sono spassosi. Ci sono poche serie solo fantasy come questa, senza ulteriori contaminazioni di altro tipo o pesanti elementi di tipo psicologico. Non è splatter, né ha elementi di fanservice né elementi di tipo romantico di nota.
In definitiva una serie leggera e simpatica, adatta a tutti.