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"Ho proposto tre milioni di dollari di onorario e hanno accettato. [...] In questo nostro mondo il prezzo di una vita varia molto."

Chi è Black Jack? Un medico senza licenza che accetta solo i casi che suscitano il suo interesse, un arrivista che chiede come compenso cifre spropositate, un tipo piuttosto freddo, a volte cinico, ma in fondo di buon cuore, un po' samurai solitario del ventesimo secolo un po' Robin Hood con un bisturi al posto dell'arco.
Da quando nel lontano 1973 fece la sua prima apparizione in un manga di Tezuka questo personaggio ha continuato a mietere successi tanto che gli sono state dedicate numerose serie televisive, un film e questi dieci oav dei quali mi accingo a parlarvi.

Come dice il titolo in questi episodi, della durata di circa un'oretta l'uno, vedremo il nostro chirurgo alle prese con dieci casi piuttosto complessi, che spazieranno sui più diversi campi della medicina. In alcuni casi in effetti più che di medicina si dovrebbe parlare di fanta-medicina, visto che alcuni passaggi risultano decisamente fantasiosi, sebbene la maggior parte sia perfettamente plausibile.
In ogni caso di serie televisive mediche realistiche ce ne sono a bizzeffe, anche se a dirla tutta devo ancora vederne una dove i personaggi dopo qualche episodio non comincino a risultare, nel migliore dei casi, poco veritieri.
Infatti i personaggi che compaiono in questi OAV sono, ognuno a suo modo, così umani, così tragici, che è davvero difficile non piangere e ridere con loro. E non da meno è il protagonista, che per certi versi si potrebbe considerare l'incarnazione dell'ideale medico.

Certamente oggi come oggi è davvero difficile riuscire a seguire un paziente per tutto il decorso clinico della sua malattia: generalmente occorre fare una marea di esami eseguiti da un'altrettanta numerosa marea di personale specializzato, finendo così per trasformare il povero malato in una cartella di dati. Il settore medico si è "industrializzato" e già lo era al tempo in cui Black Jack vedeva la luce. Ma nonostante questo sentire il nostro dottore dire "è una mia paziente" mi scalda veramente il cuore e mi dona di nuovo speranza per la rinascita del legame personale che in origine legava un medico al suo paziente.

Forse sono cascato in un sentimentalismo un po' scadente - cercate di perdonarmi se potete - ma ho davvero adorato quest'anime, per i temi che tratta e non meno per gli stupendi disegni. Poco altro riesco a dire infatti se non bellissimi, alcuni dei migliori che abbia mai visto, e questo anche in ragione del fatto che si adattano perfettamente al contesto e all'ambientazione dell'OAV.
In particolare una nota di merito va sicuramente al discreto numero di fermo-immagine con colori pastello (come quelli di Lady Oscar insomma), che di tanto in tanto fanno la loro comparsa sullo schermo, lasciando chi guarda davvero a bocca aperta.

Concludo con l'unica cosa che non mi è piaciuta molto, ovvero l'episodio 6. Sinceramente l'ho trovato perlomeno fuori luogo rispetto al resto della serie. D'accordo che in linea di massima è solo un sogno, però vedere Black Jack che vaga tra neve (ok, questo non è strano) e samurai non mi ha fatto una grande impressione. E' l'unico tra i dieci che non sono sicuro riguarderei se decidessi un giorno di rivedere la serie.
A ogni modo questo è uno di quegli anime che consiglierei davvero a chiunque, anche se a dire il vero credo che ad apprezzarlo saranno in linea di massima i più grandicelli, viste le tematiche non proprio leggere e il ritmo narrativo piuttosto lento.