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Sono gli stessi autori dell'ottimo "Steins Gate".
I protagonisti di questa serie sono Akiho e Kaito. Sono i membri fondatori del club di robotica della loro scuola.
Senza svelare nulla sulla complessa trama (che si riuscirà a capire dalla seconda parte della serie), ciò che mi ha colpito è il lato caratteriale dei due giovani liceali.
Soprattutto quello di Akiho, il quale testardamente riuscirà insieme al gruppo di studenti a creare un robot, pilotato da Kaito, in grado di sventare una pericolosa minaccia. Aki (il suo diminutivo) è un inguaribile ottimista, anche se le situazioni sono veramente disperate mostra una gioia incontenibile e riesce a contagiare tutti i membri del club. In più, per chi lo vede, lascia un messaggio positivo dove insegna a non mollare mai anche nel momento più nero. Educativo da questo lato. L'unico personaggio che non mi è piaciuto è Frau, una ragazza un po' anormale con il pallino della programmazione dei videogiochi.
Il chara design e il mecha design sono veramente ottimi, il fan service quasi nullo, le musiche di sottofondo ottime, mentre le opening e le ending passabili.