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"Saint Seiya: The Lost Canvas" è una serie OAV realizzata tra il 2009 e il 2011 dallo studio TMS, segnando cosi la rottura storica tra il mondo dei Saint Seiya e la Toei Animation.
"The Lost Canvas", in breve, è la trasposizione animata dal manga di Shiori Teshirogi, nel quale si narra la storia della Guerra Sacra contro Hades avvenuta oltre 200 anni prima rispetto a quella della serie originale.

Non me ne vogliano i fan di Masami Kurumada, ma onestamente i famosi "Cavalieri dello Zodiaco" - cosi rinominati nel nostro paese, grazie alla solita mania di re-intitolare le varie serie giapponesi - non mi avevano mai appassionato molto, tuttavia questa serie ha saputo rapirmi, e posso affermare che mi sono veramente sentito colpito da quest'opera.
Pur essendo una serie diversa da quella originale, questa ha dimostrato di possedere le stesse tradizionali caratteristiche della passata serie, non tradendo lo spirito originale dell'opera di Kurumada riuscendo forse persino a rafforzarlo e ad amplificarlo, apparendomi in tal modo come una serie profonda e infarcita dei grandi valori passati.
Personalmente, a differenza di quello che alcuni dicono, non ho trovato questa serie banale o monotona ed è l'unica dedicata ai Saint - ci tengo a sottolinearlo - che ha saputo veramente colpirmi, appassionarmi ed emozionarmi, grazie ad un ritmo di certo non lento e ad un buonissimo susseguirsi di eventi, colpi di scena e combattimenti all'ultimo sangue. Come ciliegina sulla torta, non mancheranno neanche qui quei personaggi carismatici e di grande spessore, ricolmi di onore, orgoglio e del senso di giustizia - Albafica, Asmita, Manigoldo, Aldebaran, saranno l'esempio lampante. Non mancherà neppure la classica crescita che, sia sul lato fisico che sul lato mentale, i tre cavalieri principali - Tenma, Yato e Yuzuriha - compieranno nel corso della loro missione.
La cosa che trovo molto positiva è che "The Lost Canvas" è riuscito, pur utilizzando una storia di base già conosciuta e sentita, ad essere comunque fresco e godibile, apportando addirittura delle innovazioni rispetto al passato dando ad es. maggior importanza alla caratterizzazione dei personaggi.

Rispetto alla serie passata di Hades, "Saint Seiya: The Lost Canvas" riesce a rappresentare la guerra contro Ade in un modo più efficacie, profondo, epico e tragico conferendogli veramente quella dimensione colossale, apocalittica e "divina" che riesce veramente a far comprendere la drammaticità del momento.
Per quanto riguarda i famosi combattimenti, questi sono stati realizzati, secondo me, in maniera più spettacolare, donando un maggiore corpo-a-corpo non limitandosi a degli scambi di colpi speciali reciprochi. Ma la novità più eclatante, almeno nell'universo dei Saint, sarà il poter vedere cavalieri utilizzare finalmente il cervello durante una battaglia. Quindi, vedremo l'intrusione di uno stile strategico per conformarsi, sicuramente, alle serie più moderne e rendere cosi gli stessi combattimenti meno statici e più dinamici. Oltre a questo si è anche deciso di mostrare come i cavalieri affrontino delle missioni di gruppo, attribuendogli un atteggiamento militare e strategico più calcato e che non avevo visto in precedenza.
Secondo me, la Teshirogi ha portato Saint Seiya ad un livello più alto e la TMS ha dato il suo grande contributo, realizzando un ottimo prodotto.
Infatti, dopo il brutto scherzo da parte della Toei Animation con i capitoli Inferno e Elisio della saga di Hades, qui vedremo una qualità tecnica e grafica senza confronto.
Apparirà evidente, e non privo di lamentele, il cambiamento visivo nel character design dei personaggi e dei totem delle armature. Quest'ultimo cambiamento di stile delle armature era d'obbligo per la TMS, poiché altrimenti si sarebbe violato il copyright della Toei. Questo ha portato certamente una contraddizione tra le serie passate e questa perché in realtà non dovrebbero esistere armature differenti, ma sapete cosa vi dico? Personalmente, non essendo un fan di Kurumada e neanche un purista della serie classica, ho apprezzato molto questo cambiamento grafico visto che, più che sembrare delle tutine, adesso le armature sono veramente tali. Stesso discorso dicasi per il chara-design dei personaggi. Gli uomini non si confonderanno con le donne, come succedeva nelle serie passate, e le donne sono molto più formose e possiedono un vero fascino femminile - Sasha e Pandora saranno veramente affascinanti. Ovviamente il tratto del compianto Shingo Araki - che tengo a ricordare che era ancora in vita, durante la produzione di questa serie OAV - rimarrà sempre un'icona fondamentale per le serie e i film passati, ma questo nuovo design non mi dispiace per niente, senza nulla togliere al grande Araki.
Per quanto riguarda il lato musicale della produzione, posso dire che la sigla di apertura "The Realm of Athena" eseguita dagli EUROX non è niente male e che anche le OST generali sono state ben composte.
Il livello tecnico l'ho trovato davvero ottimo e soddisfacente, specialmente nell'animazione dei combattimenti e degli effetti visivi utilizzati. TMS promossa a pieni voti, da parte mia.

"Saint Seiya - The Lost Canvas", in sintesi, non lo trovo di certo come un'occasione mancata, né un anime da buttare assolutamente via. Trovo sia invece una serie ben realizzata, di buona qualità e per nulla confusionaria che ha saputo accompagnarmi nella sua visione senza mai annoiarmi e tenendo alto il livello qualitativo anche nella seconda parte di storia - che ho molto apprezzato -, dimostrandosi un anime coinvolgente, emozionante e raggiungendo momenti veramente intensi ed epici senza censurarsi, apparendo un titolo anche più crudo e sanguinolento rispetto al passato. Ovviamente avrà anche dei punti deboli, ritrovabili più da quegli spettatori puntigliosi o dai puristi della prima classica serie, pero i gusti sono gusti e io preferisco "The Lost Canvas" ad ogni altra serie animata dei Cavalieri.
Spero vivamente che la serie venga in futuro acquistata per il mercato Home Video italiano, poiché sono veramente disposto ad acquistare questa serie in Blu-Ray e godermela al pieno della definizione.