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Ho appena finito di vederlo, quindi premetto che la mia recensione è "a caldo".
Devo ammettere che questo film mi ha lasciato molto combattuto, davvero non potrei definire diversamente lo stato d'animo in cui mi trovo adesso. Forse sarà che l'aver visto anni fa gli OAV e l'aver atteso così a lungo il poter gustarmi tutto il film mi aveva creato delle aspettative altissime che sarebbe stato difficile per chiunque non sfigurare, ma devo ammettere che Patema Inverted non è riuscito appieno dove aveva cominciato, seppur a sprazzi ha raggiunto davvero livelli comunque alti.
Tutto il mio essere combattuto si basa essenzialmente sulla "storia": vengono analizzate tematiche davvero profonde, come la discriminazione, la paura del "diverso", la solita perversa visione di "superiorità" di una razza umana rispetto ad un'altra, l'esigenza di mantenere un ordine superiore, a tratti anche un po' di pura religione con solito conseguente secondo fine politico, spettacolare ho trovato poi l'analisi della "paura di cadere" perenne che viene data prima per scontata dal ragazzo, il quale solo successivamente se ne renderà conto e si soffermerà su di essa... insomma davvero non mancano gli spunti di riflessione. Eppure tutto rimane abbastanza scialbo, analizzato e affrontato in maniera molto sfuggente. Se invece ci vogliamo concentrare sulla storia d'amore tra i due ragazzi (che poi la si può mai chiamare così visto che si passa da un "ciao io sono tizio" a un "ci amiamo alla follia" in 3-4 scene appena?!) fa solo da quasi inconsistente contorno alla trama principale dell'opera, instillata appunto nelle tematiche ben più profonde che ho citato prima. Il problema però è che, come purtroppo accade spesso in Oriente, sembra essere un po' bucata come storia, come se mancassero dei pezzi o li avessero tolti all'improvviso. Sicuramente l'amore tra due individui a gravità opposta avrebbe potuto dare spunti ben più interessanti e carini da affrontare e giostrarci intorno, qui invece viene lasciato tutto alla deriva.
Il cattivo di turno, poi, è messo lì giusto per creare un antagonista e far muovere un pochino la storia e le vicende, altrimenti si resterebbe su una magica (e, per carità, a tratti davvero splendidamente mostrata) introspettiva di dualismo fra le due razze a gravità opposte che per quanto sia comunque interessante come tematica, rimarrebbe del tutto piatta fino al finale, che poi, altra caratteristica che troppo spesso ho trovato nell'animazione Giapponese, di finale ha solo il nome (nel senso che viene alla fine del film) visto che non conclude assolutamente nulla, anzi, apre un nuovo mondo e nuove tematiche tutte da analizzare (ma che ovviamente non verrà mai fatto).
Insomma, riassumendo un po' il tutto, ottima animazione e buona regia ("buona" e non ottima solo perché certe volte i cambi continui di gravità quasi forzati appesantiscono la visione), davvero bei paesaggi (certe inquadrature le ho trovate degne dei film di Miyazaki per quanto rendessero bella la visione del paesaggio appunto, in quel momento) e ottime musiche di sottofondo. La storia invece è un po' troppo opaca, se la vedete dal punto di visto dei due ragazzi è piena di buchi da far paura e, fatta eccezione per un paio di scene meritevoli, davvero poca roba. Se invece la guardata dal punto di vista più ampio del dualismo fra i due popoli a gravità opposta e i conseguenti problemi, diciamo che acquista decisamente più valore, restando però sempre un po' troppo piatta e poco caratterizzata rispetto a quanto si poteva fare.
Patema Inverted per me quindi resta la classica occasione mancata, con un piccolo sforzo in più poteva diventare davvero un capolavoro. Resta comunque un buon film che consiglierei lo stesso di vedere a tutti, un 7 pieno non glielo toglie nessuno.