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Da alcune tavolozze di Masami Kurumada si decise di lanciare il progetto della saga di Zeus, da sempre nella mente dell'autore di Saint Seiya; questi dovevano essere una serie di film cinematografici, che avrebbero fatto da sequel alla saga di Hades conclusa ormai nel manga dagli anni '90, ma che in anime era ancora in fase di completamento nella serie di OAV. "Tenkai Hen Joso - Overture" (2004) da noi arrivato come "Le porte del paradiso" doveva essere l'introduzione di questa saga, ma il film diretto da Shigeyasu Yamauchi (che aveva sapientemente sviluppato il capitolo Santuario di Hades) non trionfò ai botteghini, e non convinse particolarmente nè il pubblico, nè lo stesso Kurumada, che arrivò a disconoscere il film, ed in seguito a creare il suo "Next Dimension" utilizzando personaggi ed elementi che sono stati usati nel film.

Questo film mi ha sempre affascinato dal lato tecnico, ancora una volta il character design appartiene alla coppia Shingo Araki e Michi Himeno che ha fatto un gran lavoro. Certo, mentirei se dicessi che non vi sono anche pecche nell'animazione. Ad esempio alcuni sfondi e alcuni primi piani mi sono parsi scadenti per un film cinematografico, ma si tratta di piccole lacune. Dal lato sonoro, abbiamo una serie di tracce nuove di zecca create da Seiji Yokoyama, come sempre di grandissima fattura.

Alla prima visione non fui molto colpito dalle nuove tracce, ma questo credo sia dovuto anche al modo in cui esse sono state utilizzate. Al contrario nei capitoli Inferno e Elisio della saga di Hades (creati successivamente al film), dove molte di esse sono state inserite, si sono potute apprezzare molto di più alcune di queste tracce, in quanto usate in momenti topici azzeccatissimi (il sacrificio dei cavalieri d'oro, la battaglia finale con Ade...).

La trama (la cui base sarà usata in seguito e in modo più sapiente nel manga Next Dimension) appare dispersiva, prolissa e anche noiosa, con un Seiya di Pegasus che cammina barcollante per l'intera durata della pellicola, e con tutti i saint che non fanno che ripetere di combattere sempre e comunque per Athena. Poco spazio invece riservato ai comprimari, quali Andromeda e Phoenix, e ancora più Sirio e Crystal che vengono snobbati duramente.

I combattimenti lasciano il tempo che trovano, ma bisogna ammettere che questo film oltre al lato tecnico e sonoro, riserva anche delle chicche; la presenza di Toma di Icaro, Artemide e di Apollo (già visto nel terzo film) è un elemento indubbiamente interessante, e vanno segnalate alcune sequenze epiche, come quella finale in cui Seiya tenta di ferire Apollo per lasciare un segno indelebile dell'esistenza della razza umana (dal momento che probabilmente sarebbe stata sterminata da lì a poco).
Ho apprezzato molto il doppiaggio italiano; per le new entry, segnalo l'ottimo Lorenzo Scattorin su Icaro. In definitiva un film che si apre con grandi pretese, poichè risponde finalmente alle domande senza risposta del finale della saga di Hades, ma che purtroppo non colpisce a lungo andare. Sufficiente.