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8.0/10
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Da parecchio tempo personalmente avevo intenzione di leggere Sidooh, attirato sopratutto dalla veste grafica che avevo notato sfogliando qualche volumetto quando capitava. Anche per il fatto che le storie incentrate su samurai e simili mi piacciono o, comunque, mi attirano, ho infine deciso di iniziarlo.
La storia di base è semplice: due bambini rimasti orfani decidono di intraprendere la via del guerriero, vengono per una serie di vicissitudini addestrati all'interno di una sorta di villaggio a cui fa capo un certo Rugi che poi li tradisce e di cui i due vogliono vendicarsi. Questa la trama a grandi linee. Quest'ultima è integrata, a mio avviso, perfettamente nel turbolento momento storico in cui è ambientato il racconto, che viene descritto grazie ad un'ottima ricostruzione storica. Ottimi anche i disegni che sono davvero di alto livello fin dal primo volumetto andando poi anche a migliorare.
Takahashi inoltre approfondisce la psicologia dei personaggi rendendoli interessanti agli occhi del lettore, che può in tal modo passare sopra al fatto che essi possono sembrare non troppo originali a livello caratteriale.
I personaggi sono comunque tutti estremamente curati per quanto riguarda la fisionomia, molto marcata. Il dato negativo dell'opera, a mio avviso, è che la trama ingrana molto lentamente e ci vogliono diversi volumi prima che essa diventi davvero appassionante. In ogni caso è un manga che io consiglierei, sopratutto agli amanti delle storie con ambientazione storica ,che qua è particolarmente curata sotto tutti gli aspetti. In ogni caso nel momento in cui la trama ingrana è un manga che invoglia il lettore a sapere come le vicende dei due fratelli andranno avanti.