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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Anime di venticinque episodi distribuiti tra stagione primaverile ed estiva, "Re:Zero -Kara Hajimeru Isekai Seikatsu-", meglio noto semplicemente come "Re:Zero", è una delle sorprese migliori del 2016, nonché candidato già a un posto sul podio dei migliori anime dell'anno. Ho apprezzato tantissimo quest'anime e ho atteso in maniera spasmodica ogni nuovo episodio. La vera forza di "Re:Zero" è la capacità di trasformare uno spunto molto comune e per niente originale in una storia avvincente e coinvolgente, grazie a dei personaggi ben caratterizzati, delle vicende spesso intriganti e ad una trama con un buon ritmo. Unica pecca, l'eccessiva ripetitività di alcune situazioni.

Cominciamo con un piccolo accenno alla trama. Subaru Natsuki è un otaku giapponese che si ritrova improvvisamente in un mondo fantastico abitato da umani e altre creature (come dicevo sopra, non particolarmente originale). Si scoprirà in possesso di un'abilità peculiare, il "ritorno dalla morte", che gli permette di essere "ritrasportato" a un momento particolare del passato recente dopo che è stato ucciso. L'incontro con la bella Emilia, una mezza elfa, è solo il preludio alle meravigliose avventure di Subaru nel nuovo mondo fantastico.

Diciamo due parole sui personaggi, iniziando dal protagonista. Subaru è un personaggio estremamente complesso, la storia sviscera i diversi lati del suo carattere uno dopo l'altro, in uno sviluppo continuo che vive molto sia di momenti di forte iniziativa sia di eventi che egli subisce passivamente. Molto bello il rapporto con l'amata Emilia (con molti alti e bassi, ma estremamente coinvolgente) e anche quello con Rem, compagna di tante avventure nella seconda parte dell'anime. Subaru è estremamente intelligente, ma anche impulsivo e arrogante. Si tratta di un protagonista atipico sotto certi punti di vista (non è nemmeno lontanamente 'over-powered', anzi più volte viene sconfitto e umiliato). Lo spunto più interessante è la sua auto-applicazione degli stereotipi degli anime fantastici, dove il protagonista è fortissimo e ha una bellissima donzella da salvare... Ma presto capirà che la sua avventura non è una cosa troppo standard.
Emilia invece è l'eroina femminile, si tratta di un personaggio che ho apprezzato, ma tuttavia non si stacca molto dallo stereotipo femminile di ragazza insicura e bisognosa di aiuto. La sua caratterizzazione può sembrare a tratti estremamente piatta, ma ha un picco nell'arco narrativo centrale, dove si scopre chi sia veramente, e nell'evento che sconvolge il suo rapporto con Subaru. Un'eroina che, appunto, ho apprezzato molto, non certo memorabile ma comunque lontana dai peggiori esempi del genere.
Rem, la best girl di molti, è una delle cameriere della reggia di Emilia. Dopo varie avventure finirà per innamorarsi di Subaru, e la loro storia avrà dei momenti davvero toccanti. Il carattere di Rem cambia radicalmente dopo lo scontro con le magibelve della foresta, quando diverrà una spalla fedele e un elemento di incredibile aiuto per Subaru, con cui formerà un duetto molto affiatato (anche se, purtroppo per lei, non sentimentalmente).
Gli altri personaggi sono numerosi, per analizzarli tutti servirebbe un saggio, cito solamente quelli che mi hanno colpito maggiormente, cioè Wilhelm, l'anziano spadaccino, vero esempio dell'uomo d'onore, Crusch, una delle rivali di Emilia, personaggio con molte sfaccettature, che mi spiace non abbia ricevuto più attenzione nella storia, lo spiritello Puck, alleato e amico di Emilia, e il cavaliere Julius, personaggio interessante che ha sicuramente molto potenziale.
Per quanto riguarda gli antagonisti, memorabile è certamente l'Arcivescovo dell'Accidia, Betelgeuse Romanee-Contì, vero e proprio boss finale della storia, concentrato di pura follia e pure duro avversario da affrontare in battaglia. Gli altri avversari sono meno memorabili, anche perché i primi archi narrativi sono più volti a capire i personaggi che a offrire battaglie spettacolari. Scontri epici che invece arrivano nella seconda parte, soprattutto contro la Balena, la magibelva più potente.

Dal punto di vista dell'apparato tecnico niente da dire, il livello è buono, non ho notato cali vistosi in nessun punto della storia. Non è un livello di animazioni e di effetti livello Ufotable, ma contestualizzato alla storia è perfettamente adatto. Le due opening sono belle, in particolare la seconda. Anche le voci dei doppiatori sono adatte e assolutamente piacevoli.
L'unico difetto che ho rilevato è un'eccessiva ripetitività di alcune vicende, a seguito di diversi "ritorni da morte", che alla fine rendevano alcune vicende prevedibili, soprattutto nella prima parte (nella seconda invece si supera completamente il problema). Di conseguenza il ritmo dell'anime (eccellente per la maggior parte della storia) ne risulta a tratti rovinato, anche se in maniera estremamente lieve.

In definitiva si tratta di un ottimo anime, che inizia in maniera buona e, negli ultimi dieci/dodici episodi, raggiunge un livello eccelso (forse con l'eccezione del contestatissimo episodio 18). Se volete un anime avventura/fantasy, con una dose ragionevole ma non fastidiosa di sentimentale, con numerosi personaggi interessanti, guardate "Re:Zero" e non sarete delusi.
Voto finale: 9. Non do il massimo dei voti a causa di alcuni piccoli difetti e alla considerazione che si tratta di un prodotto di altissimo livello, ma non alla pari dei massimi capolavori come "Full Metal Alchemist Brotherhood" o "Code Geass", ma rimane d'obbligo non scendere sotto al 9 con la valutazione.