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8.5/10
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Ricordo ancora quel giorno in fumetteria. Ero ancora alle superiori e mi ero addentrato da poco nel mondo dei manga. Non avevo tantissimi volumi nella mia collezione, ed ero molto scettico sulle serie lunghe come Naruto e One piece, perché pensavo che una storia troppo lunga prima o poi mi avrebbe stancato. Quel giorno adocchiai un volumetto di Bleach per puro caso, senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso. Credo che quello fu un segno che determinò la mia grande passione per questa saga.
Bando ai trip e parliamo di ciò che mi ha colpito principalmente della trama iniziale di questo manga: Ichigo Kurosaki è un giovane dotato dell'abilità di vedere gli spiriti. La sua vita subisce un drastico cambiamento quando una shinigami di nome Rukia Kuchiki incrocia il suo cammino in cerca di un Hollow. Durante lo scontro con lo spirito Rukia rimane gravemente ferita ed è costretta a trasferire parte dei suoi poteri a Ichigo, che accetta la proposta della shinigami nel tentativo di proteggere i propri familiari. Tuttavia, durante il processo di trasferimento, qualcosa va storto e Ichigo assorbe tutti i poteri di Rukia, diventando uno shinigami a pieno titolo. Avendo perso i suoi poteri, Rukia rimane bloccata nel mondo dei vivi finché non recupererà le forze. Nel frattempo, Ichigo sostituisce Rukia nei suoi doveri di shinigami, combattendo gli hollow e guidando le anime verso il regno dell'Aldilà, noto come Soul Society.
Per quanto riguarda i personaggi di Bleach per prima cosa possiamo dire che sono un'infinità, ma nonostante questo la storia è cosi tanto coinvolgente che riesce a metterli in gioco tutti, lasciando quel qualcosa di particolare che rimane impresso nel lettore. Una cosa motto piacevole sta nella loro crescita, sia mentale che fisica, cosi tanto impressionante che certe volte nemmeno mi interessava più cosa faceva il caro Ichigo. Possiamo dire che questi sono gli elementi cardinali di questo manga. Tutti i personaggi, più o meno, riescono a progredire in maniera molto convincente. Ma è Ichigo quello che mi ha colpito di più come crescita, dall'inizio alla fine (e non solo perché è il protagonista).
Man mano che il manga proseguiva con le pubblicazioni i disegni diventavano notevolmente più belli, sia a livello estetico che di dinamicità delle scene, un dettaglio non da poco.
Per concludere il discorso reputo Bleach un manga validissimo per qualsiasi generazione, con un'ottima storia per niente noiosa e con un buon repertorio di "sorprese".