logo GamerClick.it

-

Tutti conoscono i Pokémon, a chi non verrebbero in mente queste creature tascabili quando le sentono nominare? Tutti conoscono i videogiochi, il gioco di carte collezionabili e tutti, ancora di più conosco, l’anime con il suo eterno protagonista, Ash Ketchum e il suo inseparabile Pikachu, sempre in giro per il mondo a sfidare capipalestra e collezionare medaglie. Ma chi conosce anche questo manga sui Pokémon? In effetti quasi nessuno e ciò è veramente un peccato, sia per i soli appassionati di Pokémon che per quelli di manga e anime. Forse ciò che si pensa vedendo un ragazzo con un Pikachu sulla copertina è “In fondo che differenza può esserci con l’anime? È solo una sua versione cartacea”. Ebbene, sappiate che non c’è niente di più sbagliato! Ma siete ancora in tempo per accorgervi del grave errore. Pokémon la grande avventura è come un paio di lenti nuove. Immaginate di vedere il mondo dei Pokémon in modo sfocato, se indossate le lenti dell’anime lo vedrete in un modo, se leggete questo manga lo vedrete in un altro. Segnare le differenze “di vista” tra il manga e l’anime è il modo migliore per darne una giusta descrizione e farvi scoprire una lettura longeva, piacevole e mai noiosa, piena di elementi, dettagli e tematiche importanti.

La trama. Nel manga non troverete episodi auto-conclusivi come nel cartone né ci saranno i tre protagonisti che lottano, scagliano lontano gli inetti avversari all’orizzonte e con l’obbiettivo di vincere medaglie. La trama di Pokémon la grande avventura è molto più articolata ed è divisa in archi narrativi che seguono fedelmente la cronologia dei videogiochi (Rosso fuoco, Verde foglia, Giallo, Oro argento etc.). Ogni arco narrativo racconta una storia diversa, ricca di colpi di scena che si susseguono pagina dopo pagina. Tutti gli eventi non sono staccati ma collegati gli uni con gli altri. Abbiamo quindi per ogni arco narrativo un inizio relativamente tranquillo ma che poi, fra lotte e catture da parte dei protagonisti, coinvolge anche un susseguirsi di misteri da svelare, legati soprattutto alla lotta contro i malvagi e la loro minaccia, colpi di scena e sottotrame che culminano, nelle fasi finali, con un climax che vede contrapposte le forze del bene e quelle del male.

I personaggi e gli antagonisti. Essendo il manga fedele ai videogiochi non c’è un unico protagonista assoluto come nel cartone. Ogni arco narrativo ha diversi protagonisti che prendono il nome dai videogiochi (Red, Yellow, Gold, Crystal etc.). E nessuno di loro è Ash Ketchum. I personaggi sono molto ben definiti psicologicamente e ognuno di loro ha una sua personalità (Ottimista, seria, generosa, intrepida), ciò che li accomuna è la condizione di essere dei ragazzini ansiosi di mettersi alla prova, pronti ad esplorare da soli un mondo che solo apparentemente sembra splendido ma che nasconde in sé un lato insidioso e selvaggio e risvolti oscuri, dovuti soprattutto alle azioni deplorevoli degli antagonisti. Il loro viaggio non è reso importante dalle medaglie conquistate ma dalla crescita interiore, dall’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé stessi e di quella sicurezza che solo le esperienze (anche amare) e il saldo rapporto coi propri Pokémon, amici e famigliari possono dare. Si ritroveranno anche personaggi già visti nell’anime come Misty, Brock e i capipalestra che tuttavia vengono visti sotto una luce totalmente differente, con un ruolo più rilevante e una personalità ben definita. Non sono solo personaggi che s’incontrano in un episodio dopo un incontro, ma persone che prendono parte attivamente alle vicende e sono spesso di supporto ai protagonisti nel loro viaggio e nella lotta contro gli antagonisti. Anche questi ultimi meritano attenzione, perché sono dei veri antagonisti. Non si parla di un trio fastidioso che viene comicamente spazzato via ogni volta. Il Team Rocket rappresenta una minaccia vera e propria e i suoi componenti non si fanno scrupoli a rapire bambini, torturare o tentare di uccidere gli allenatori e i loro Pokémon o compiere esperimenti raccapriccianti pur di ottenere ciò che vogliono. Nel manga persino personaggi che vengono identificati nell’anime e nei videogiochi come buoni sono invece dipinti come malvagi e corrotti. Alcuni capi-palestra infatti fanno parte del Team Rocket e personaggi come i Super quattro, che dovrebbero essere allenatori con abilità superiori e con saldi principi morali, sono invece degli psicopatici che non esiterebbero a dare il via a stermini di massa per le loro idee fanatiche circa i Pokémon e gli umani. Spesso anche altri antagonisti, come il team Idro e Magma, si rendono causa di massicce catastrofi e squilibri naturali che portano morte e distruzione. Mentre altri personaggi come Giovanni, capo del Team Rocket, rappresentano l’ambiguità fatta persona. Nel manga infatti Giovanni ha atteggiamenti misteriosi che lo portano a schierarsi dalla parte del bene o del male in base ai suoi interessi.

Le tematiche. All’interno del manga vengono trattati svariati temi. La natura, il suo equilibrio e l’impatto che l’uomo ha su di esso è uno dei portanti e che costituisce, in un certo senso, una critica alla nostra società contemporanea. L’ambientazione anzitutto si svolge nelle regioni dei videogiochi in cui è presente una perfetta convivenza tra i verdeggianti paesaggi, i mari, i monti etc. con la presenza degli umani. Tale connubio è rappresentato materialmente dal rapporto tra umani e Pokémon e spesso si vedono gli ideali pacifici e disinteressati dei protagonisti contrapposti a quelli egoistici degli antagonisti. Per cupidigia, egoismo o addirittura per fanatismo, gli antagonisti della saga arrivano a turbare il delicato equilibrio naturale tra umani e Pokémon scatenando vere e proprie catastrofi che mettono a repentaglio le vite sia degli umani che quelle dei Pokémon e in particolare coinvolgendo forze che difficilmente possono essere controllate come i Pokémon leggendari. Un altro tema portante è sicuramente l’amicizia tra i Pokémon e il loro allenatore ma anche tra i personaggi umani. Come nell’anime, l’amicizia è un sentimento a cui viene data un’assoluta importanza, solo attraverso di essa ci si rende superiori all’individualismo dei propri nemici e si superano gli ostacoli, sia coi Pokémon che sono preziosi compagni ma anche con gli altri allenatori. In questo contesto i capi-palestra hanno un ruolo chiave. Non sono solo professionisti che s’incontrano un’unica volta per ricevere delle medaglie ma saranno soprattutto figure che accompagneranno i protagonisti in veste di mentori, svilupperanno con loro un rapporto genitoriale o fraterno (talvolta tale rapporto sfocerà persino in amore) e li supporteranno anche a rischio della loro stessa vita nel lungo viaggio per maturare e fermare i piani dei cattivi. Altri temi importanti sono sicuramente la crescita interiore che viene acquisita durante il viaggio sia fisico che figurativo compiuto dai protagonisti ma anche il tema della famiglia, della morte e della perdita di persone e Pokémon importanti e anche altri temi minori ma di grande effetto come l’amore e la malattia che viene superata dagli affetti e dalla forza di volontà.

Le lotte Pokémon. Sebbene nel manga siano presenti lotte e gare sportive esse rappresentano solo la punta dell’iceberg e anzi sono di importanza secondaria, rispetto alla lotta contro i malvagi. Spesso lottare nel manga significa pensare al modo migliore per sopravvivere, dal momento che si tratterà di combattere con persone che mirano ad usare i poteri dei Pokémon per eliminare fisicamente il proprio avversario e contro Pokémon selvatici pericolosi. I Pokémon vengono quindi usati dai protagonisti per auto-difesa e nella squadra Pokémon ognuno è chiamato a fare la propria parte. Gli allenatori stessi scendono in campo per combattere, rischiando la propria incolumità, avendo l’importante compito di dare ai propri Pokémon i giusti suggerimenti, poiché allenatore e Pokémon si completano a vicenda e ogni errore risulterebbe fatale. Talvolta nelle lotte vengono usati anche metodi non convenzionali come lo sfruttare l’ambiente circostante, danneggiare le pokéball per impedire di convocare i Pokémon e fare uso dei poteri Pokémon per creare illusioni, sorprendere l’avversario alle spalle, entrare nella sua mente, avvelenarlo etc. Anche gli stessi allenatori sono talvolta dotati di capacità che sfruttano nelle lotte e variano da quelle fisiche, come le arti marziali, ai poteri sovrannaturali, come la capacità di guarire ferite, poteri psichici e mentali.

Critiche e consigli. Una critica che và fatta riguarda i diversi stili di disegno che variano in base all’arco narrativo e che non sempre possono risultare troppo gradevoli per alcuni. Nel complesso tuttavia è un’opera che non manca mai di stupire coi suoi dettagli macabri, una rappresentazione realistica della natura che può talvolta essere pericolosa e selvaggia (come i protagonisti che rischiano la vita nel catturare Pokémon selvatici o Pokémon che mangiano altri Pokémon) e i suoi momenti commoventi, frenetici e pieni di suspence. Vale la pena di leggere una serie certamente molto lunga ma anche coinvolgente. Come già detto i primi capitoli iniziano in modo tranquillo ma poi in grana molto bene, vale quindi la pena continuare la lettura. In conclusione lo consiglio a tutti, sperando che possa essere una lettura piacevole quanto lo è stata e continua ad esserlo per me.