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8.0/10
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I viaggi nel tempo sono un tema abusato nelle opere di fantascienza, spesso considerato un deus ex-machina (ad esempio in "Erased"). Di solito la spiegazione che viene fornita riguardo ai salti temporali è misera e si basa semplicemente sulla teoria del multiverso. "Steins;Gate", pur basandosi sulle stesse premesse, cerca di approfondire più a fondo questa tematica, perdendosi però alcuni dettagli per strada: innanzitutto il potere del protagonista non viene mai spiegato, è semplicemente messo lì perché era l'unico modo per mandare avanti la storia. Non dirò di che potere si tratta, per non incorrere in spoiler, ma sappiate semplicemente che lungo tutta la storia non ne verrà mai chiarito il funzionamento.
Prima di entrare nella sezione spoiler, parliamo un po' dei personaggi della serie, molto ben caratterizzati. Partendo dal protagonista: Rintaro Okabe (Kyoma Hooin per gli amici) è uno scienziato completamente pazzo, fondatore del laboratorio di gadget futuristici. I comportamenti del personaggio sono a dir poco bizzarri: parla da solo, si inventa complotti, combatte contro una misteriosa organizzazione inesistente ecc. Insomma, più che uno scienziato sembra un terrapiattista. In realtà però tutti questi deliri sono una semplice maschera a una personalità fragile e gentile, che darebbe qualsiasi cosa pur di salvare un amico. L'altro main character, nonché mia nuova waifu personale, è Kurisu Makise, brillante scienziata diciottenne con la personalità un po' tsunderina. In realtà la ragazza nasconde un passato difficile, suo padre infatti era un famoso ricercatore, che però, sentendosi superato dalla figlia, iniziò a trattarla male. Questo perché già da giovanissima Kurisu veniva considerata molto superiore al padre, tanto che, nelle discussioni di carattere scientifico che avvenivano tra di loro, ne usciva vincente sempre lei. Quindi il padre iniziò a invidiarla e il loro rapporto si frantumò. I vari comprimari sono: Itaru Ashida (detto "Daru"), un otaku sovrappeso che ha un ottimo rapporto con le ragazze 2D (con quelle 3D, che in realtà sono 2D, ma va beh, non proprio), Shiina Mayuri, classico personaggio kawaii con il cervello di un criceto che però possiede comunque un certo spessore, Suzuha Amane, ragazza apparentemente allegra ma non posso dire altro se no faccio spoiler (ve ne parlo dopo, tranquilli), Fairies (odio i personaggi gatto che fanno 'nya'), Ruka Urushibara, ragazzo che vuole essere una ragazza, e lo diventa, e poi torna ad essere un ragazzo (boh, va beh!), infine Moeka Kiryuu, che non vi dico chi è, anche se si capisce abbastanza facilmente già dalla sua prima apparizione.
Finita la lunga carrellata di virgole e personaggi, passiamo al paragrafo contenente spoiler.

Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler

Partiamo da quello che ho lasciato in sospeso: Suzuha. Devo dire che si capisce che non è una ragazza qualunque, ma sicuramente la rivelazione della sua identità non è il plot twist più fallimentare dell'anime. Riguardo Moeka, invece, il colpo di scena è totalmente prevedibile, se lo sarebbe aspettato anche un bambino.
Comunque la serie soffre molto di una premessa completamente insensata: il Sern (sarebbe Cern, ma va beh) conduce esperimenti su esseri umani, ma è in grado di verificarne i risultati. Questa cosa non ha senso, poiché, se il corpo gelatinoso delle cavie viene spedito nel passato, si dovrebbe creare un'altra linea temporale rispetto a quella originale, dove il corpo non è mai stato rinvenuto. Dato che il Sern non è in grado di viaggiare da una linea temporale all'altra (lo conferma la serie stessa), non dovrebbe essere in grado di verificare i risultati degli esperimenti, visto che i corpi gelatinosi si trovano, appunto, in una linea temporale diversa da quella del Sern. È un ragionamento abbastanza complesso, spero di averlo esposto con chiarezza.
Un altro piccolo problema con la serie è il suo finale: personalmente avrei preferito che l'anime finisse con la morte di Kurisu Makise, sarebbe risultato tutto più romantico. Comunque non è un difetto, è più un semplice parere personale. Invece, ho apprezzato molto l'etica dietro ai viaggi nel tempo. Inizialmente i nostri protagonisti spediscono le d-mail un po' a casaccio, senza considerare le conseguenze delle proprie azioni: Fairies salva la vita di suo padre (cambiando così totalmente il proprio quartiere e facendo sparire l'IBN 5100), Rukako decide di diventare una ragazza (con un ragionamento sulla carne e sulle verdure al limite del demenziale), Okabe salva Kurisu dalla morte, e soprattutto Moeka riesce a rubare l'IBN 5100. Tutto questo porta a un'unica conclusione: la morte di Mayuri. Così Okabe si rende conto che il passato non andrebbe mai cambiato, perché le conseguenze di queste modifiche sono imprevedibili (il cosiddetto effetto farfalla). Quindi lo scienziato decide di annullare tutte le d-mail e riportare il mondo alla linea temporale originale.

Fine paragrafo contenente spoiler

In conclusione, "Steins Gate" è una serie con degli ottimi personaggi e una storia tutto sommato intrigante, ma risente di alcuni buchi di trama, così come il 99% dei brand basati sui viaggi nel tempo. Nel complesso, pur non essendo un capolavoro, lo reputo senza dubbio uno dei migliori anime dell'ultimo decennio.

Voti (li odio, ma li metto lo stesso per riassumere con i numeri la recensione): trama 5,5 (troppi buchi e un finale che non ho apprezzato più di tanto); personaggi 10 (veramente profondi e ben scritti); tematiche 8,5; sonoro 9 (opening ed ending bellissime, alcune OST memorabili); grafica 8 (non si nota che è un anime di nove anni fa). Voto complessivo: 8 (non è la media matematica degli altri voti).