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9.5/10
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Partiamo da un presupposto deciso, che potrebbe affossare sul nascere l'opera di Watanabe: non sono un amante delle serie ad episodi autoconclusivi. Perché allora "Cowboy Bebop" mi è piaciuto così tanto? I motivi sono molteplici. Andiamo con ordine.

Essendo per la maggior parte, come detto, episodi autoconclusivi, la trama non è chissà quanto intrecciata o ricca di colpi di scena nel vero senso del termine. "Cowboy Bebop" racconta la storia di due (poi tre, poi quattro) cacciatori di taglie, entrambi con un passato misterioso agli occhi dello spettatore, che rivelerà la sua tragicità nei (pochi) episodi che sviluppano la trama orizzontale. La magnificenza di quest'opera risiede qui: la scrittura dei personaggi, semplicemente perfetta. Il protagonista, Spike, non è un eroe, non è un cattivo, non è nemmeno un antieroe: è semplicemente una persona che, con i suoi pregi e i suoi difetti, si guadagna da vivere. Nessuno è come Spike, nessuno lo sarà mai. Il suo passato ha un forte legame con quello dell'antagonista della storia, se così si può chiamare; legame che crea un dualismo nitido e distinguibile pur rimanendo nell'ombra per quasi tutti i 26 episodi.

Ma la maestria del regista sta anche nella scrittura dei personaggi ultrasecondari (quelli che si vedranno per un solo episodio). Intendiamoci: non tutti gli episodi sono della stessa fattura. Alcuni sono abbastanza monotoni, altri belli ma non eccelsi. Tuttavia la qualità media è di livello altissimo, a cui hanno contribuito anche gli scenari mozzafiato che si scorgono in ogni puntata.

Forse, un difetto riscontrabile è quello di aver dato poco spazio alle spiegazioni scientifiche: ad esempio, il fatto che sui satelliti di Giove si possa girare tranquillamente senza protezioni e che addirittura si possa prendere il sole potrebbe far storcere il naso a qualcuno, o comunque che ciò venga mostrato senza il minimo accenno di spiegazione che renda la cosa plausibile. Queste sono, sostanzialmente, bazzecole in confronto all'immensità emotiva che l'opera farà provare allo spettatore. "Cowboy Bebop" fonde con successo fantascienza, western, noir, romanticismo, esistenzialismo e tanti altri temi senza rendere la cosa mai, neanche lontanamente, forzata.

Tutti, anche chi non è appassionato di anime, dovrebbero vedere "Cowboy Bebop".

See you, space cowboys. You're gonna carry that weight.