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Attenzione: la recensione contiene spoiler

I cavalieri di bronzo, dopo l'eroico sacrificio dei dodici cavalieri d'oro, attraversano il Muro del Lamento, che solo gli dei possono attraversare. Le armature di Cristal e Pegasus, per merito del sangue di Atena, sviluppano delle ali, essenziali per non precipitare nel nulla al confine tra l'Ade e l'Elisio, e sempre lo stesso sangue della dea permette ai cavalieri di bronzo di superare la distruttiva super-dimensione situata dietro il muro. Tuttavia, mentre Pegasus e Andromeda raggiungono l'Elisio, Cristal è costretto a vedersela con Minosse del Grifone, che, dopo un breve scontro, si autodistrugge accidentalmente tentando di attraversare il muro. Sirio invece deve lottare contro Shilfield del Basilisco, Gordon del Minotauro e Queen di Alraune, riuscendo a batterli soltanto utilizzando il Colpo dei Cento Draghi Nascenti. Intanto Phoenix sconfigge gli ultimi specter, e riceve da Pandora un pass che gli permette di raggiungere i Campi Elisi, poiché esso è l'unico a non avere l'armatura bagnata dal sangue di Atena. Pegasus, arrivato nell'Elisio, incontra Hypnos e Thanatos, rispettivamente Dio del sonno e Dio della morte.
Pegasus tenta invano di colpire Thanatos, che invece lo atterra; a questo punto, il Dio con i suoi poteri tenta di uccidere la sorella del cavaliere a distanza (nello stesso modo in cui uccide Pandora dopo aver scoperto il suo tradimento nei confronti di Ade), Patricia, finalmente trovata da Castalia, ma i suoi amici sulla Terra la proteggono con i loro corpi. In suo aiuto arrivano anche i restanti cavalieri di Atena, che però vengono tutti sconfitti da Thanatos con poco sforzo, e le loro armature vanno in pezzi. A questo punto le armature d'oro subentrano nell'Elisio grazie al potere di Nettuno che, pur essendo un nemico di Atena, non vuole permettere ad Ade di annientare tutto. Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix indossano in ordine le armature di Sagitter, Libra, Acquarius, Virgo e Leone, e riescono a colpire il Dio. Thanatos incredibilmente esce indenne dall'attacco combinato e con il suo colpo più potente, Terrible Providence, distrugge anche le armature d'oro. Improvvisamente, quando tutto sembra perduto, i frammenti dell'armatura di bronzo di Pegasus si fondono col sangue della dea Atena, mutandosi in armatura divina. Pegasus adesso sconfigge facilmente Thanatos e accorre per salvare Atena. Hypnos cerca di intervenire, ma viene bloccato da Andromeda, che acquisisce anche lui l'armatura divina, ma il dio del sonno si dimostra più preparato del fratello e usa la tecnica Eternal Drowsiness, spedendo il cavaliere in un sonno eterno, mentre Sirio e Cristal riescono ad evitare il colpo e a ucciderlo, dopo aver ricevuto anch'essi l'armatura divina. Con la morte di Hypnos, Andromeda si risveglia dal sonno. Pegasus e Phoenix lottano contro l'anima di Ade, che però respinge tutti i colpi; in questa occasione Phoenix si bagna del sangue di Atena e riceve anche lui l'armatura divina. I due scoprono che per uccidere Ade devono distruggere il corpo, e individuano la tomba, allora il Dio si trova costretto a rientrare nel suo corpo e ad affrontare i suoi nemici. Nonostante le armature divine, Ade sembra essere più potente, ma Lady Isabel si risveglia e indossa la gloriosa armatura di Atena. Durante il combattimento, Pegasus, per proteggere Lady Isabel, viene ferito molto gravemente dalla spada di Ade, quindi lei stessa, con l'aiuto degli altri cavalieri, riesce a sconfiggere Ade per sempre. Con la disfatta di Ade, l'Inferno e l'Elisio scompaiono, e Atena con i suoi cavalieri fanno ritorno a casa, trasportando il corpo di Pegasus.

Sia nell'anime che nel manga, non si riesce a capire se Pegasus sia sopravvissuto o sia morto alla fine della serie. Questo dubbio avrà risposta solo nel film "Tenkai Hen" ("Le porte del paradiso") e nella successiva saga del manga (sequel ufficiale del manga classico) "Saint Seiya - Next Dimension - Myth of Hades".
Un gran finale per una delle serie cult degli anni '80, superiore a tutti gli spinoff realizzati dopo su "Saint Seiya", come "Saintia Sho" o "Lost Canvas", i quali in Giappone sono stati degli insuccessi, a differenza del grande successo avuto dalla serie animata classica di "Saint Seiya".
Una serie animata, questa dell'Elisio, consigliata ai fan di "Saint Seiya" e degli anime shonen in generale.