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9.5/10
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Spesso accade che negli anime ci siano personaggi che agiscono senza una logica, situazioni incomprensibili e che spesso fanno storcere il naso a chi le guarda. Salvo poi che le dovute spiegazioni vengono poi fornite durante tutta l'opera. Immagino che lo scopo sia quello di suscitare curiosità, ma spesso, in chi ha scarsa pazienza o pensa che tutto debba essere spiegato nell'immediato o nei primi 2 minuti dell'anime, ottiene l'effetto contrario.
"Deca-Dence" prova una via di mezzo. Spiattella tutto nella seconda puntata. Ammetto che la cosa possa spiazzare non poco, non tanto per le spiegazioni, ma perché sembra di guardare qualcosa di completamente diverso rispetto alla prima. Anche se -forse- già vedendo nella prima puntata "umani" dalla pelle viola, blu o verde qualche dubbio dovrebbe sorgere, si dovrebbe immaginare che qualcosa di strano ci sia.

Venendo già spiegato tutto alla seconda puntata, non penso di fare grossi spoiler riassumendo la trama.

Il mondo è devastato. Ciò che rimane dell'umanità è racchiuso in una fortezza mobile chiamata Deca-Dence (forse al pubblico giapponese il nome sembra solo strano, ma a quello Europeo risulta molto, anche troppo, simile, alla parola "decadenza", e credo non sia un caso). La città viene attaccata di continuo dai Gadoll, mostri di varie forme e misura. A contrastarli ci sono i Gear, stranamente tutti dalla pelle multicolore (viola, blu, verde, gialla...) e qualche Tanker, ovvero gli umani a cui è stato permesso entrare nella Forza. Ma... se per gli umani è la cruda realtà in cui i loro compagni e amici muoiono, per i Gear è un gioco. Letteralmente. I Gear in realtà sono androidi che vivono in una sorta di astronave, e quelli sul pianeta sono i loro corpi secondari con cui giocare connettendosi al gioco. Il termine "connettersi" non è proprio corretto, non è un mondo virtuale in cui entrare, è il mondo reale, gli androidi si connettono per controllare da remoto i Gear. In questo mondo ci sono Natsume, un'orfana umana senza un braccio che vuole entrare nella Forza e Kaburaghi un ex Gear rassegnato e disilluso, il loro incontro cambierà entrambi, e non solo loro.

La storia scorre bene, anche se le parti con gli androidi sono un po' lente rispetto all'altra, i due protagonisti sono ben delineati, Natsumi in particolare e soprattutto, si assiste ad una completa crescita dei due. Il loro carattere muta nel corso dell'anime divenendo entrambi più maturi. Gli altri personaggi non sono delineati allo stesso livello e forse avrebbero meritato qualcosa in più.

Le battaglie sono forse un po' caotiche, ma d'altronde ogni battaglia che non sia '1 vs 1' lo è. Pensare che sia una cosa ordinata e facile da seguire è una mera illusione.
OST e doppiaggio le ho apprezzati molto, ma poi si entra un po' nei gusti personali e qualcuno potrebbe anche non piacere.

Tutto positivo? Non proprio ci sono purtroppo alcuni punti non molto chiari che disturbano un po' e rovinano l'immersione.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Non si capisce come faccia Kaburaghi a passare da un corpo secondario all'altro, non si sa come Minato che dovrebbe essere sull'astronave, improvvisamente sia sulla Deca Dence e come ci sia arrivato, Jill parla di un bug, ma non è dato sapere a cosa si riferisse. Una Tanker che si prende un colpo che avrebbe ammazzato chiunque dopo non ha nemmeno la cicatrice, la città subisce di tutto tra alluvioni e sconquassi ma non muore mai nessuno.
Queste cose rovinano un po' lo scorrere della storia. Tuttavia non è tutto così scontato, molti avvenimenti sono abbastanza imprevisto (anche se c'è un bel clichè/stereotipo nel design di un personaggio che un po' rovina la sorpresa 'telefonando' di fatto una situazione).

Nel complesso è un bel anime che merita di essere visto.