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“Chi ruba la vita altrui non può capire ma chi si è visto portare via quella dei propri cari non può dimenticare.”

Jigokuraku- Hell's Paradise.
La storia ha luogo in un Giappone feudale, dove lo Shogun decide di mandare un gruppo di pericolosi quanto straordinari condannati a morte per cercare di un elisir di vita eterna che si troverebbe su di un'isola dalla quale nessuno sia mai riuscito a fare ritorno. La ricompensa per chiunque riuscira' nell'impresa sara' la liberta'. Ogni condannato verra' affidato ad un tagliateste della casata Asaemon che si accertera' che i prigionieri non cerchino di scappare e portino a termine la missione.
Fra questi condannati conosceremo il nostro protagonista, Gabimaru "l'arido", lo shinobi piu' forte del villaggio ninja Iwagakure, che fara' di tutto per completare la missione, guadagnare la liberta' e tornare da sua moglie.
Fra le tematiche trattate, quella che mi e' piaciuta di piu', e' stata la crescita psicologica e la conseguente apertura mentale di alcuni personaggi secondari, cio' sara' favorito dalla convivenza forzata dei criminali ed i tagliateste. Verranno affrontati anche temi come l'amore e l'ossessione, senza mai diventare troppo ingombranti o pesanti per il lettore. L'autore ha fatto un ottimo lavoro anche per quanto riguarda i drammi personali dei personaggi secondari, mai scontati e dal mio punto di vista davvero gradevoli. Ottime anche le tempistiche fra scontri, momenti di spiegazione e flashback che aiutano la fluidita' della lettura senza mai essere troppo invadenti e pesanti.
Ed e' proprio riguardo i personaggi che l'autore mostra una cura ed un talento fuori dal comune. Quasi tutti i personaggi avranno un passato, una storia che li caratterizza, ed ogni personaggio avra' una forte personalita' e carisma. Questo e' stato possibile grazie anche all'ottima intuizione dell'autore che ha abbinato una guardia ad ogni condannato. Ora voglio precisare che non tutti i personaggi avranno un approfondimento eccezionale come i protagonisti di maggiore rilievo. Cio' nonostante credo sia comunque lodevole lo sviluppo dei personaggi in quest'opera, che ricordo tende ad essere piu' un action ricco di combattimenti, tecniche segrete devastanti e power up.
Artisticamente l'opera e' gradevole e sempre chiara dandoci sempre un'idea circa su quello che sta succedendo. Anche se dove l'autore riescira' ad esprimersi a pieno saranno le ambientazioni e le creature che riusciranno a dare al lettore questo senso costante di oscillazione dal candore taoista al grottesco.
Di fatto, credo che un po' tutta la storia sia basata sulla cultura buddista e taoista anche se prende ispirazione anche da altre religioni asiatiche.
Purtroppo l'opera non e' priva di difetti, primo fra tutti la quasi totale piattezza di carisma degli antagonisti. Difatti quasi tutti i Tensen sembreranno avere un carattere ed uno stile di combattimento molto simile l'un l'altro. Unica eccezione, Shija, ottimo personaggio, un nemico ben scritto con una psiche affascinante nella sua oscurita' macabra, che secondo me avrebbe potuto dare di piu', e cio' nonostante lo reputo il miglior antagonista. Altro difetto, ovviamente personalmente parlando, e' il finale, che non reputo brutto ma che non riesce a dare quella spinta finale in piu', non riesce a donare al lettore quel brivido memorabile che contraddistingue i capolavori.
In conclusione quest'opera ha una trama interessante, personaggi carismatici ed un'accortezza artistica distinta. La storia non e' troppo lunga, ne' troppo breve, non ha dispersioni inutili e mantiene alta la fluidita' nella lettura fino alla fine. Cio' nonostante fatica (anche se di poco) a dare quella spinta in piu' per diventare un lavoro imperdibile. L'opera e' buona ed in alcuni momenti ottima ma non riesce mai a raggiungere l'eccellenza, il che la relega ad essere consigliata ad un pubblico amante del genere senza troppe pretese che comunque cerca qualcosa di assolutamente valido. Personalmente, un buon acquisto.