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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Questo hentai si palesa per quello che è, senza tanti peli sulla lingua e senza tanti giri di parole, se non il titolo allusivo "Buta Hime-Sama", ovvero "La regina o principessa maiale". La storia è chiara e semplice e non spiega più di quello che è. Abbiamo a che fare con due singole scene di sesso stile hardcore (anche se non ci sono emorragie o sanguinamenti), nella quale la regina si sottomette al suo re suino e ci dà dentro come non mai insieme alla propria nuova dama di compagnia e al giovincello apprendista, il quale la soddisfa pure lui nel tentativo di dimostrare di essere un'uomo che sa accettare, sopportare e tollerare quello che deve essere fatto per il bene della propria signora e del proprio regno. Questo hentai ci mostra una piccola, ma sottile differenza che si palesa tra la prima e la seconda scena: la prima scena è una scena di sesso con lo scopo di illustrare in un certo senso quella che può essere considerata una sfumatura della cosiddetta "cultura dello stupro", il cui scopo è quello di ottenere l'egemonia e il controllo/dominio assoluto sul/la partner, riducendola ad un mero oggetto sessuale e uno strumento di sfogo personale, che è proprio quello il re compie nei confronti della protagonista. La seconda scena è invece la ricerca di una soddisfazione personale da parte della protagonista, la quale vuole sentirsi magari apprezzata e considerata, dopo aver subito lo stupro e l'umiliazione, con la speranza di ritrovare quel briciolo di umanità che il re demone le ha già portato via avendo conquistato il regno e perciò lo cerca nel giovane apprendista, il quale sembra essere ancora un'anima pura ed incontaminata, almeno fino a quando la dama di corte lo costringe ad avere un rapporto sessuale prima con lei e poi con la regina.

La trama gioca su uno sviluppo molto sensibile, duro, crudo, devastante e di non immediata comprensione, il quale richiede, appunto, una percezione ed una sensibilità molto marcate e profonde ed una predisposizione ed attitudine che non tutti possiedono. Di conseguenza possiamo affermare che questo non è un hentai adatto a tutti, ma che richiede una forza d'animo e di volontà piuttosto inusuali. Questo hentai vuole inoltre essere un tributo al senso e allo spirito di sacrificio che si è portati a dimostrare per un fine superiore e quindi per una speranza di redenzione che è l'unica che ci aiuta a sopportare qualcosa che altrimenti sarebbe insopportabile.
La grafica è ben curata, equilibrata tra porzioni di luce e porzioni di ombra che servono a mettere luce sulla scena che si presenta e servono anche a enfatizzare il senso di impotenza, angoscia, disperazione, paura, shock della protagonista e del giovane.

La colonna sonora è molto cupa e drammatica e rimarca l'atmosfera deplorevole, sciagurata e disgraziata che qui si palesa.

I dialoghi la fanno da padrone e qui fanno emergere la natura cruda, dura e spietata della vicenda, mettendo in evidenza anche la natura sommessa della protagonista e l'indole disumana, crudele, spietata del re dei maiali, il quale appunto non mostra la benché minima comprensione e/o compassione, ma anzi la distrugge dentro e fuori per assoggettarla al proprio controllo e/o dominio.

Una storia violenta, schietta e che mette in mostra quanto facilmente corruttibile la natura umana sia, specie quando si trova di fronte a qualcosa che non capisce, non comprende e soprattutto non è in grado di controllare.

Voto: 8