Recensione
La mia vita in barca
8.0/10
Recensione di Irene Tempesta
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Mi sorprende che nessuno abbia recensito questo splendido manga, provvedo subito, sperando che questa mia recensione sia d'aiuto a chi cerca una buona lettura, semplice e allo stesso tempo intensa.
"La mia vita in Barca" è uno dei manga del genere gekiga, il protagonista è Tsuda, un uomo di mezza età, perso, confuso su cosa fare della sua vita, romanziere fallito in cerca di ispirazione da anni per un nuovo romanzo, sentendosi sempre a disagio e fuori posto nel negozio di jeans gestito ormai dal figlio e dalla moglie; l'acquisto in un giorno qualunque di una piccola barca per poter pescare al largo, lo porterà a fare una esperienza inaspettatamente profonda e intensa che gli cambierà la vita.
Il contatto con la bellezza della natura, la calma, scendere lungo il fiume, essere trascinati lentamente dalla corrente, il silenzio e la quiete della barca sul fiume Tone lo calmano e lo portano a riflettere su se stesso,, sul suo carattere, sulla sua famiglia...
"Dentro di me sento una forza oscura che cerca di prendere il sopravvento. A volte vorrei trovarmi faccia a faccia con lei"
"forse il fatto che io venga sempre qui potrebbe essere una sorta di reazione, un tentativo di affrontare dei nodi della vita ancora irrisolti"
La narrazione è rilassante ma non cade mai in momenti morti, ci sono spesso scene che ti strappano un sorriso.
Lungo il fiume, Tsuda farà conoscenza di un paio di pescatori o viandanti, e da ognuno di loro imparerà qualcosa di profondo, ognuno con la sua personalità e le sue particolarità, alcuni diventeranno buoni amici, vengono mostrati valori importanti come la solidarietà, l'amicizia sincera, dando spazio però a riflessioni profonde.
"subire le violenze lascia ferite profonde e si vive di rimorsi, ma vive di rimorsi anche chi le pratica. "
Ma si parla anche di sogni non realizzati, della bellezza della natura, alla passione per la pesca .
Un intero mondo si schiude agli occhi di Tsuda che decide di dedicarsi per più giorni al mese, costruendosi una piccola realtà dove ritrova inaspettatamente un equilibrio importante.
"quando vengo qui mi sembra di vivere un sogno. il mio cuore è in pace"
Diviso tra il sogno della pesca e la realtà che gli sta stretta a casa e in famiglia, tra gli amici che condividono la sua passione e le riflessioni raffinate e sincere sulla vita e l'uomo, Tsuda si sente da sempre un pesce fuor d'acqua ma scopre che anche a cinquant'anni ci si può ritrovare smarriti e ritrovare se stessi.
I disegni sono volutamente con un tratto semplice, rendono comunque l'atmosfera palpabile, certo se devo trovare un difetto, lo stile con cui l'autore disegna le teste non mi piace, perchè spesso sembrano mozzate , ma ci si può abituare col proseguo della lettura.
La Coconino press ne ha fatto un'ottima edizione, io ho letto il volume 1- Radune sconfinate, a cui è seguito un volume 2- alla deriva.
Da poco ho saputo che è stata fatta una nuova edizione integrale, consiglio a tutti di leggerla.
Questo manga è una piccola perla per chiunque ami una lettura riflessiva ma non pesante.
"La mia vita in Barca" è uno dei manga del genere gekiga, il protagonista è Tsuda, un uomo di mezza età, perso, confuso su cosa fare della sua vita, romanziere fallito in cerca di ispirazione da anni per un nuovo romanzo, sentendosi sempre a disagio e fuori posto nel negozio di jeans gestito ormai dal figlio e dalla moglie; l'acquisto in un giorno qualunque di una piccola barca per poter pescare al largo, lo porterà a fare una esperienza inaspettatamente profonda e intensa che gli cambierà la vita.
Il contatto con la bellezza della natura, la calma, scendere lungo il fiume, essere trascinati lentamente dalla corrente, il silenzio e la quiete della barca sul fiume Tone lo calmano e lo portano a riflettere su se stesso,, sul suo carattere, sulla sua famiglia...
"Dentro di me sento una forza oscura che cerca di prendere il sopravvento. A volte vorrei trovarmi faccia a faccia con lei"
"forse il fatto che io venga sempre qui potrebbe essere una sorta di reazione, un tentativo di affrontare dei nodi della vita ancora irrisolti"
La narrazione è rilassante ma non cade mai in momenti morti, ci sono spesso scene che ti strappano un sorriso.
Lungo il fiume, Tsuda farà conoscenza di un paio di pescatori o viandanti, e da ognuno di loro imparerà qualcosa di profondo, ognuno con la sua personalità e le sue particolarità, alcuni diventeranno buoni amici, vengono mostrati valori importanti come la solidarietà, l'amicizia sincera, dando spazio però a riflessioni profonde.
"subire le violenze lascia ferite profonde e si vive di rimorsi, ma vive di rimorsi anche chi le pratica. "
Ma si parla anche di sogni non realizzati, della bellezza della natura, alla passione per la pesca .
Un intero mondo si schiude agli occhi di Tsuda che decide di dedicarsi per più giorni al mese, costruendosi una piccola realtà dove ritrova inaspettatamente un equilibrio importante.
"quando vengo qui mi sembra di vivere un sogno. il mio cuore è in pace"
Diviso tra il sogno della pesca e la realtà che gli sta stretta a casa e in famiglia, tra gli amici che condividono la sua passione e le riflessioni raffinate e sincere sulla vita e l'uomo, Tsuda si sente da sempre un pesce fuor d'acqua ma scopre che anche a cinquant'anni ci si può ritrovare smarriti e ritrovare se stessi.
I disegni sono volutamente con un tratto semplice, rendono comunque l'atmosfera palpabile, certo se devo trovare un difetto, lo stile con cui l'autore disegna le teste non mi piace, perchè spesso sembrano mozzate , ma ci si può abituare col proseguo della lettura.
La Coconino press ne ha fatto un'ottima edizione, io ho letto il volume 1- Radune sconfinate, a cui è seguito un volume 2- alla deriva.
Da poco ho saputo che è stata fatta una nuova edizione integrale, consiglio a tutti di leggerla.
Questo manga è una piccola perla per chiunque ami una lettura riflessiva ma non pesante.