Ogni crossover porta con sé un peso non indifferente: maggiori sono le serie coinvolte (e potenziali tali, come in questo caso) e la notorietà che esse hanno, maggiori sono le aspettative dei fan e soddisfare tutti non è mai facile, in particolare quando si parla di videogiochi. Jump Force non è certo il primo titolo ad ospitare le star di Jump (l’avete capito il gioco di parole, vero?) e già dal suo annuncio vi erano stati pareri contrastanti rispetto ad alcune scelte di design.
 
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Con alle spalle un non troppo apprezzato Jump Victory Vs, Bandai Namco torna a proporre un punto d’incontro nel vasto e variegato universo Jump, chiamando a raccolta alcuni dei personaggi più famosi ed importanti degli ultimi 30 anni (il roster ospita, per ora almeno, serie edite dal 1983 fino al 2016), così da rendere onore ai 50 anni di onorato servizio offerto dalla rivista. Jump Force saprà dimostrarsi un valido regalo per i fan in vista del 50esimo anniversario? Un’idea ve la sarete già fatta leggendo le nostre impressioni sulla Open Beta, ma analizziamo il gioco meglio nel dettaglio ora che è possibile provarlo nella sua versione completa.

Un tributo in pieno stile Jump per i suoi 50 anni di gloriosa attività

 
Il nostro mondo è sotto attacco: temibili e spietati individui provenienti dalle pagine di Shonen Jump sono apparsi di punto in bianco in tutte le città del globo e stanno mettendo a ferro e fuoco le strade. Con l’ausilio dei Cubi Umbras, artefatti mistici in grado di risvegliare i poteri nascosti che risiedono in ognuno di noi, i malvagi espandono le proprie fila sfruttando la malvagità degli esseri umani, ma è proprio in questo contesto di disperazione che gli eroi Jump giungono per riportare la speranza nel cuore degli innocenti.
 
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I Cubi Umbras, se usati su persone dal cuore puro, permettono di forgiare nuovi eroi ed è così che l’umanità si unisce sotto lo stendardo di Jump Force e inizia il proprio contrattacco verso la tirannia, guidata e aiutata direttamente da alcuni dei più famosi eroi della rivista (per conoscere meglio quest’ultimi, vi invitiamo a leggere la Parte 1 e la Parte 2 del nostro speciale dedicato).

La storia proposta da Jump Force è senza dubbio un passo avanti rispetto a quanto sia mai stato realizzato in un precedente crossover Jump, sebbene le missioni richiedano sempre di sconfiggere i propri avversari in ‘normali’ combattimenti a squadre, gli eventi e le situazioni in cui tali sfide vengono presentate riescono ad incanalare perfettamente lo spirito di ogni personaggio, enfatizzando il carattere di ognuno di loro e giocando sulle naturali reazioni ed interazioni che i protagonisti e antagonisti hanno fra di loro, il tutto senza mai perdere l’occasione per sottolineare i rapporti originali fra elementi provenienti dalla stessa serie.
 
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Ovviamente, come accade nella quasi totalità dei picchiaduro, la trama di per sé non presenta intrighi o colpi di scena particolarmente sofisticati (e questo, al di là del genere, è ancora più vero nei giochi-crossover), ma il pathos che gli eventi cercano di trasmettere facendo leva sulle peculiarità dei personaggi coinvolti è paragonabile a quello dei migliori film di Dragon Ball: quelli capaci di stregare i bambini la domenica pomeriggio, coinvolgendoli con una sequenza di mazzate dall’intensità crescente e che culminano portando al limite i loro protagonisti preferiti. Jump Force sembra infatti pensato proprio per i bambini e questo appare chiaro non solo per la struttura della modalità storia, ma anche e soprattutto per il gameplay, il quale sacrifica profondità e tecnica in favore di immediatezza e accessibilità.

Le battaglie vedono scontrarsi 3 personaggi contro 3 (ad eccezione di alcune missioni della storia); vita e barra dello speciale sono condivisi fra tutti i membri del gruppo perciò la durata degli scontri è sempre bene o male la stessa e, nella quasi totalità dei casi, anche le dinamiche generali. Nonostante i 40 e passa personaggi e le conseguenti 160+ mosse speciali diverse, ognuno degli eroi/nemici tende a giocarsi più o meno nello stesso identico modo degli altri.
 
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Non ci sono ‘personaggi che funzionano meglio tenendo distanti gli avversari’ o che ‘puntano di più sulle prese’, tutto il roster bene o male spinge verso la carica a testa bassa seguita dalle poche opzioni offensive disponibili: combo standard (quadrato ripetuto) con launcher alla fine (il nemico viene lanciato in aria e si ha la possibilità di colpirlo altre volte, a patto che non si difenda con il giusto tempismo) oppure una delle tre mosse speciali (più la super mossa finale, la quale utilizza una barra dedicata caricabile subendo danni).

E’ anche possibile eseguire delle proiezioni con cerchio (lente e imparabili) e attaccare con delle combo pesanti (triangolo ripetuto), più lente ad iniziare ma più dannose, interrompere gli attacchi con quadrato per concludere con quelli con triangolo oppure tenere premuto uno dei due tasti di attacco per caricare un colpo (imparabile, se si è atteso a sufficienza) che porterà ad un launcher, se premuto quadrato, oppure stordirà il nemico, se si è scelto triangolo. A queste opzioni va poi aggiunta la possibilità di chiamare un compagno di squadra per una mossa a distanza (tenendo premuto L2) oppure per cambiare il personaggio in gioco, ottimo per prolungare le combo.
 
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Sebbene il ritmo di gioco sia bilanciato bene, ovvero sufficientemente veloce da non annoiare, ma non abbastanza da risultare caotico, la monotonia negli stili di gioco purtroppo porterà le battaglie ad assomigliarsi un po’ tutte, indipendentemente dai personaggi scelti. Detto questo, l’incredibile accuratezza e teatralità di movenze e attacchi sapranno intrattenere in modo più che adeguato i giocatori e, insieme alle interessanti ricompense e all’elevatissimo numero di elementi sbloccabili, si avrà sempre la spinta per fare un’altra partita.

Dal punto di vista grafico, Jump Force ha scelto uno stile a dir poco bizzarro che fa apparire i personaggi più simili a dei giocattoli che non a dei cartoni animati, considerando però che alcuni di loro hanno proporzioni a dir poco sbilanciate il risultato finale non è sempre dei più felici. A quanto pare per Jump è davvero importante enfatizzare la diversità di stile fra personaggi di serie diverse, a costo di stonare parecchio, e Jump Force può tranquillamente considerarsi un passo avanti rispetto a quanto visto su J Star Victory Vs, ma la strada verso uno stile che riesca davvero a rendere onore agli autori della rivista è ancora lontano.
 
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Discorso simile per la creazione del proprio avatar, feature tanto gradita quanto diffusa dopo il successo di Dragon Ball Xenoverse, la quale mette a disposizione tantissimi elementi per personalizzare il proprio alter-ego, ma spesso più che un nuovo eroe uscito da Jump si ha l’impressione di utilizzare un cosplayer uscito dalle mura di Lucca. La colonna sonora è decisamente sottotono, invece di comporla assemblando sigle e theme riprese dalle trasposizioni animate delle diverse serie, il team ha scelto di crearla da zero con tracce piuttosto anonime e poco ispirate, sebbene a loro modo riescano a conferire il giusto pathos agli eventi.

GIUDIZIO FINALE

I crossover sono sempre piacevoli per ovvi motivi e Jump Force riesce davvero bene nel rendere omaggio ai personaggi e alle serie presenti, questo grazie ad una storia un po’ più interessante della media, alla grande teatralità delle mosse e alla possibilità di creare da zero il proprio avatar. Il crossover realizzato da Bandai Namco farà senza dubbio la gioia dei bambini perché una volta capite le semplici meccaniche sarà possibile utilizzare in modo decente tutto il roster, dando dunque la possibilità di godersi tutti i 40+ protagonisti senza dover perdere tempo a studiarli, godendosi in totale tranquillità il magico mix di effetti speciali, inseriti in una catena di eventi degna dei migliori film dedicati agli shonen di successo. I ragazzi più grandi rimarranno certamente delusi dalla semplicità del sistema di gioco e difficilmente si lasceranno trasportare dalla trama semplice e diretta, ma chiedere di più da questo punto di vista significa dimenticarsi di quello che è il target principale di Shonen Jump.

Gioco testato su Playstation 4.