L'11 marzo 2011, esattamente otto anni fa, un terremoto di magnitudo 9 (il più forte mai registrato in Giappone) colpiva la regione del Tōhoku, e lo Tsunami che ne consegue destabilizza la centrale nucleare di Fukushima Daichi, provocandone una fuga radioattiva.
 

Bob Thissen, olandese, è un esploratore di luoghi abbandonati, come se ne vedono diversi su youtube, e di recente ha documentato la zona rossa proibita di Fukushima, dove è situata una sala videogiochi abbandonata. Tra cabinati dei videogiochi più famosi, Pachinko e giochi a premio coperti di polvere ma del tutto intatti, l'atmosfera al suo interno è degna di un Fallout.
 

Thissen, che ha visitato il sito per il suo canale YouTube, Exploring the Unbeaten Path, non è stato sorpreso dalla condizione tutto sommato incontaminata della sala giochi. "Non sono rimasto sorpreso, perché quasi tutto è rimasto intatto nella zona proibita di Fukushima. Ovunque nel mondo questi edifici sarebbero stati totalmente saccheggiati dopo poche settimane. I giapponesi invece rispettano davvero le regole e non sconfinano mai, anche se le porte sono spalancate".
 

"Avevo notato questa località già nel 2017, sulla sesta strada, a quel tempo l'unica via aperta che attraversa la zona rossa, e volevo davvero vederla, ma poiché c'era molta attività nella zona rossa - demolizione, ristrutturazione, pulizia radioattiva - non siamo riusciti ad arrivarci. Siamo tornati per documentare più della zona proibita di Fukushima, come questa sala SEGA, presto l'intera area sarà storia, il risanamento procede a ritmo serrato e le vecchie zone rosse stanno tornando in vita. Ecco perché pensiamo che sia importante mostrare le conseguenze reali del disastro prima che tutte le tracce spariscano".
 

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