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8.0/10
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Difficile davvero recensire questa prima parte dell'anime, dato che è più facile considerare la prima e la seconda stagione come un tutt'uno, ma tant'è.

Fate/Zero è un prequel delle vicende del celebre anime Fate/Stay Night. Questo franchise è in grande espansione e ve ne è ben donde, vista la qualità del prodotto. Essendo un prequel, la mancata visione della prima serie animata non preclude niente ai novizi, visti i pochi riferimenti al "futuro". Ma andiamo con ordine.

Siamo all'inizio di uno scontro denominato guerra santa che ha l'obbiettivo di ottenere il Sacro Graal, una reliquia capace di esaudire un qualunque desiderio. Le forze in gioco sono dunque molto potenti e con scopi differenti vogliono ottenere quest'arma dalle potenzialità infinite. Per riuscire ad ottenere il Graal, scendono in campo sette "maghi", detti Master, ossia individui dotati della magia del comando, in grado di controllare e comandare un Servant. I Servant sono un'evocazione di spiriti di grandi eroi del passato, come ad esempio Re Artù e Alessandro Magno, "reinterpretati" secondo la fantasia dell'autore. I Master hanno bisogno dei servant per la vittoria, i Servant hanno bisogno dei Master in quanto essi esistono solo in quanto il Master dona loro "mana", una fonte di energia che li fa restare materializzati in forma fisica, non solo spirituale.
Ovviamente i Servant non hanno caratteristiche comuni, ma possiedono poteri formidabili in combattimento, ognuno distinto dagli altri. La diversificazione dei personaggi è la forza, a mio parere, di Fate/Zero. La vera differenza in realtà si cela dietro alle personalità degli eroi, ognuno con la sua visione di onore, cavalleria, potere, lealtà e chi più ne ha, più ne metta. Queste divergenze porteranno a rapporti tra di loro a volte di rispetto, a volte di odio.

Dal canto loro, anche i Master hanno altri tipi di poteri e mentre fanno lottare i propri Servant, parallelamente anche loro, ma con più sotterfugi e prudenza, cercano modi per togliere di mezzo gli altri servant. La sconfitta di un Master, però, non è risolutiva: un Servant senza Master sopravvive e può essere assegnato ad un altro Master con l'appropriata magia del comando, garantita da un esponente della Chiesa.

La Chiesa infatti sembra avere un ruolo importante nella storia, come grande potenza sopra le parti che vuole impadronirsi del Graal indipendentemente da quale sia il vincitore. Le modalità utilizzate non sono ancora chiare in questa prima stagione, ma è chiaro che i preti tramano qualocosa di losco.
Ma non sono i soli, infatti c'è anche quella che appare come un'organizzazione para-militare, composta da 2 persone, che agendo nell'ombra mira all'eliminazione dei Master per poi impadronirsi a sua volta del Graal.

Le battaglie in questa prima stagione sono emozionanti, gli intrighi sono interessanti e non si vede l'ora di sapere come evolverà la storia, di sapere chi pugnalerà alle spalle chi, di sapere se due Servant verranno alle armi o se attenderanno il momento propizio.
La qualità del disegno è all'altezza di una trama dalla qualità eccelsa, ottimo il doppiaggio, ottima l'idea, ottima la grande varietà dei personaggi.

La prima serie si conclude con un "cliffhanger", lasciando aperta una bella battaglia che proseguirà nella seconda serie. Per arrivare a questa battaglia però si passa in mezzo ad un po' troppi dialoghi (interessanti ma lunghi), che credo saranno meno presenti nella seconda stagione, più ricca invece di lotte in vista della fine dell'arco narrativo.