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Fate Kaleid Prisma Illya zwei è il seguito della prima serie avente come protagonista Illya e la sua strana versione da maghetta, pronta a combattere il male insieme alle sue amiche. Questa seconda serie promette di entusiasmare quanto la prima, sorprendente dal lato tecnico e in particolar modo nei combattimenti epici, ma ci riesce?

La trama è incentrata sulla comparsa di Kuro, bambina identica a Illya però dalle origini misteriose ed enigmatiche, intuendo però di una relazione con la carta Archer(e poteri annessi).

Se la scorsa serie prevedeva una trama lineare, in questa serie, invece, la storia ha un corso pieno di sotto trame, non trascendendo mai la scoperta e le conseguenti relazioni con la piccola Kuro, vero e proprio arcano della serie(ma non troppo). Il problema sta qui, ossia nell'avere una trama a tratti noiosa incentrata su un elemento chiaramente prevedibile e dal finale scontato, quale poi avviene realmente. Infatti Kuro intriga ma il suo repertorio non regge per la durata di 7-8 episodi(su 10) di cui è protagonista assoluta, intervallando peraltro momenti semi-seri a scene lesbo tra bambine, davvero raccapriccianti. Già avevo criticato aspramente questo fatto nella prima serie, salvo aggiungere che lì almeno era accennato e non esplicito. D'altra parte in questo nuovo contesto abbiamo episodi interi dove vediamo baci saffici, incesti immancabili e tanto fan service su bambine, sinonimo probabilmente di mancanza di idee utili ai fini della trama. A parte queste scene, il resto è scontato, i combattimenti sono pochi, prevedibili e sopratutto tutti contro la stessa persona(!!), salvo le ultime 3 puntate che meritano un'analisi solitaria.
Proprio gli ultimi 3 episodi, fortunatamente, riescono a risollevare la trama entro i limiti possibili, facendo ricordare le gesta della prima serie nei combattimenti e negli avversari carismatici. Si sono ricordati tardi? Certamente perchè avevo quasi perso le speranze di vedere qualcosa di serio. Anche l'antagonista è introdotto in modo appropriato, pur non approfondendone la natura e le origini, mirando tutto al più sulla sua dirompente forza bruta, ossia mi riferisco alla diligente oltre che combattiva Bazett.
Il finale stavolta è più aperto di quella della serie precedente, anticipando una seconda parte della serie, che si spera abbia brio maggiore e meno tentennamenti di sceneggiatura.

Per quel che concerne i personaggi,la piccola Von Einzbern, è messa letteralmente in ombra dal suo "sosia", soggetto curioso e che appare essere senza freni inibitori, differenza sostanziale con Illya. Il nuovo personaggio, Kuro, piace ma non incanta; insomma svolge la sua parte ma non c'era bisogno di tante puntate ,ovvero 2/3 di serie per raccontarne virtù, difetti e segreti. Il suo dramma è mal gestito e persino confusionario, non per propria responsabilità, bensì per fretta da parte della sceneggiatura che sembra voler accelerare i tempi in vista del ritorno delle scene preferite dagli autori, ossia yuri e incesto. Verità dura ma reale.
Myu non pervenuta, inutile come nella scorsa serie. Rin e Luvia intrattengono durante i loro siparietti comici, abbastanza frequenti, sebbene abbia il vago sospetto che il loro ruolo non vada al di là di questo. C'è spazio, inoltre sia per Emiya, più idiota che mai e trattato da tutti(o quasi) come uno zerbino, e Iri, madre di Illya che si comporta da classica mamma svampita, lasciando intendere di essere portatrice di segreti inconfessabili, preferendo piuttosto sparare assurdità e crogiolarsi nella propria reticenza.

Il lato tecnico è il fattore preponderante della serie, basato su quello già ottimo della prima serie, avanza speditamente sia come disegni sia nelle animazioni, impeccabili e fuori target se si pensa al prodotto originale in sé, specie al target di riferimento. A volte pare addirittura, durante combattimenti epici, di stare guardando una serie opposta a quella che in realtà si sta visionando. Regia superlativa, non mostra il minimo tentennamento, anzi esalta l'azione e merita un voto altissimo, inquadrando ogni scena con grande enfasi, rallenty mai invasivi ed effetti speciali peculiari.
Il lato musicale, identico a quello della precedente serie, ricalca perciò l'ottimo lavoro, andando a confermare quanto di buono già fatto, senza rischiare più di tanto in novità. Opening carina, forse musica scarsa però le immagini, incentrate giustamente su Kuro, sono accettabili e degne di menzione. Ending invece dimenticabile al più presto poiché accentua il fenomeno della bambine nude, non distogliendosi dal paradosso che accerchia l'intero anime.

Fate Kaleid Prisma Illya Zwei è una serie che delude le attese di chi aveva riposto buone speranze nella prima, buona, volendo nondimeno lucrare sfruttando becero fan service di secondo ordine, mettendo da parte azione, trama e battaglie. Una sufficienza stentata attribuita solamente a causa degli ultimi 3 episodi e a causa dell'ottimo comparto tecnico.