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Dopo che la Star Comics annunciò la nuova edizione di questo manga, mi pervase una genuina soddisfazione. Infatti, ero conscio del valore intrinseco di quest'opera, e mi rammaricavo di non potermela gustare.
Ebbene, la lettura di questa prima serie de "Le bizzarre avventure di Jojo", Phantom Blood, mi ha suscitato sensazioni che mai un manga aveva mai fatto. Sarà per il fascino retrò del manga, sarà per le anatomie plastiche dei corpi, alla fine ne sono rimasto catturato e affascinato. Sì, penso che per descrivere Phantom Blood, non ci sia aggettivo più appropriato: affascinante.

La riedizione di questa serie, si completa in 3 corposi volumi. Nel primo di essi, ci viene mostrata l'inizio dell'epopea della famiglia Joestar, rampolli di una casata nobiliare inglese, che trascorrono placidamente la loro vita nella campagna inglese. L'esistenza della famiglia Joestar e del nostro protagonista, Jonathan, viene violentemente scossa dall'arrivo di colui che si rivelerà un temibile antagonista per Jonathan: Dio Brando!
La convivenza con Dio sarà difficilissima per Jonathan, egli finirà vittima delle macchinazioni e dei tranelli di Dio, facendolo quasi arrivare al punto di rottura. Ad ogni modo ciò che a Dio interessa davvero non è solo sbarazzarsi di Jonathan, ma anche la maschera di pietra.
La coesistenza di Dio e della Maschera di Pietra sotto lo stesso tetto, non è una coincidenza. Di ciò si rende conto anche Jonathan, che forse non per caso intraprende gli studi archeologici all'università. Scoprirà verità inquietanti, che rappresentano il punto di svolta del manga.

Conclusosi il primo, bellissimo, volume, i restanti 2 si incentrano sull'apprendimento da parte di Jonathan della tecnica delle onde concentriche, e sui successivi combattimenti. Gli scontri a colpi di onde concentriche diventeranno il cavallo di battaglia nella lotta contro Dio.
C'è da dire, con tutta onestà, che la dinamica dei combattimenti non è eccelsa, anzi risultano abbastanza confusi e banali, privi di una qualsivoglia tattica. Questo è per me il punto debole di questa prima serie: se la ricostruzione storica, le ambientazioni e la caratterizzazione dei personaggi è notevole, lo stesso non si può dire delle dinamiche dei combattimenti e della longevità della storia. Non per nulla, ritengo saggia la decisione di non prolungare eccessivamente questa serie.

Per quanto riguarda il disegno, io semplicemente lo amo. Mai un disegno mi aveva rapito così tanto, ispirato sensazioni fantastiche. I corpi plastici e dinamici, i volti espressivi e carismatici quando serve, e soprattutto un antagonista con fiocchi e controfiocchi, rendono questo, pur con i limiti che ho citato, un manga completo nel suo svolgimento.
Consigliato a tutti gli amanti degli shounen e delle belle storie.