logo GamerClick.it

-

Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione

È un altro grande pezzo fondamentale della materia britannica rivisitato in chiave moderna, e quindi alleggerito, pur mantenendo quei componenti chiave della materia cavalleresca ed epica come ad esempio l'onore e l'integrità. Un'avventura classica, alla scoperta di sé stessi e del proprio posto nel mondo. Signore e signori, mettetevi comodi e godetevi una delle avventure più grandi che si siano mai viste. È nostro preciso dovere mettervi al corrente che questa è la madre di tutte le avventure della materia britannica, e più precisamente di quella parte chiamata e nota come "ciclo arturiano", "La spada nella roccia". La storia della nascita della leggenda delle leggende della Britannia medievale e del suo capostipite Artù, il re dei re. Qui si narra la sua crescita interiore, prima come persona e poi come sovrano, aiutato e guidato dal suo precettore, Merlino. Questi si prodiga affinché Artù diventi il miglior sovrano possibile e riesca a pacificare l'Inghilterra ormai in preda al caos e a continue guerre tra regni, divisi e gestiti da nobili spietati che si contengono il potere e il diritto di successione al trono, e che quindi mirano ad estrarre Excalibur, per confermare e quindi rivendicare a pieno titolo tale diritto. Il nostro Artù prova ad addestrarsi, per poter prendere parte alla giostra di Londra al cospetto di tutta la nobiltà del Paese. Suo padre adottivo e il suo fratellastro sono molto restii a farlo partecipare, data la sua costituzione esile. Ciononostante, Merlino non demorde dal suo proposito di educarlo in modo appropriato e adeguato, e decide di raddoppiare gli sforzi e ad usare tutto il suo potere magico pur di farlo diventare prima scudiero, poi cavaliere e infine re. La prima prova che deve affrontare Artù serve a risvegliare in lui l'istinto di sopravvivenza, una dote fondamentale per ogni aspirante cavaliere. Così Merlino lo tramuta in un pesce e lo fa combattere con un luccio. Il nostro Artù è in difficoltà, ma riesce a tenere testa a questo e alla fine lo batte. La seconda prova che deve affrontare riguarda la prontezza di riflessi, la velocità, lo spirito di osservazione e l'accortezza di prestare attenzione agli imprevisti. Merlino lo mette in guardia contro la "forza di gravità", ma è tutto inutile: una scoiattolina l'ha visto e, "attratta" da lui, gli fa la corte. Ma Artù non ha tempo e deve prepararsi al meglio. All'improvviso anche lui viene preso di mira da una scoiattolona che non lo molla più. Nei paraggi c'è anche un lupo che vuole divorarli, ma i nostri amici hanno la meglio su di lui e lo mettono fuori combattimento. Successivamente, il nostro Artù viene punito per aver contestato suo padre adottivo e il suo fratellastro. Ma Merlino non demorde e lo sottopone a una terza prova, tramutandolo in un passerotto. In questa forma Artù prova a volare, per testare la propria resistenza e resilienza, ma finisce nel cammino della casa di Maga Magò, una maga potente tanto quanto Merlino, ma la quale ha la tendenza a giocare sporco e a ricorrere a qualunque trucco pur di vincere. I due ingaggiano un duello all'ultima trasformazione, e alla fine, seppur a fatica, Merlino sconfigge Maga Magò. Arriva il giorno delle giostre, e Artù viene scelto come scudiero di Caio, ma si dimentica la spada. Deve trovarne una al più presto, e paradossalmente ne trova una conficcata in una roccia. Stranamente, riesce ad estrarla. I popolani si accorgono che è la Spada Excalibur, che dà diritto a colui che la estrae di governare l'Inghilterra. Ma alcuni dei presenti, tra cui il padre adottivo di Artù e il fratellastro, non ci credono, e vogliono verificare di persona. Per cui lo sottopongono di nuovo alla prova, e Artù riesce nuovamente ad estrarre la spada, e quindi diventa a tutti gli effetti il nuovo re d'Inghilterra. Alla fine Artù ritrova Merlino, che gli fa capire che ha un grande futuro davanti a sé, e non solo lui, ma tutto il regno.

Grafica

La grafica è molto distante dall'attuale CGI a cui ormai ci siamo abituati. Qui è stata utilizzata la tecnica tradizionale che ha reso celebri i film della Disney dai suoi inizi e che portato avanti almeno fino ai primi 2000, ovvero disegni a mano e l'uso di colori ad acquarello e/o pastello, che ci hanno fatto amare e adorare tutti i capolavori della Disney, e che rimangono ancora oggi dei sempreverde che non smettono mai di stupire e affascinare per la loro originalità, semplicità, e per la presenza di movimenti fluidi, spontanei, che mettono in risalto la dinamicità delle scene e dei personaggi, creando un'atmosfera piena di pathos, spontaneità, che coinvolge, abbraccia lo spettatore e lo fa immergere in questo mondo. Le sequenze dove Merlino impiega la propria magia danno vita a degli effetti grafici semplici, ma originali, che danno alla vicenda un pizzico di modernità, per sottolineare che il film è al passo con i tempi. I colori sono ben distribuiti e riflettono molto bene l'equilibrio di luce e oscurità che qui si trovano. Abbiamo il buio della foresta, il quale fa capire simbolicamente il clima ostile che i nostri protagonisti si ritrovano a dover vivere. Altro elemento è lo stato di degrado del castello dove Artù presta servizio. Ma a poco a poco l'oscurità passa e viene sostituita dalla luce, specialmente quella che attornia Excalibur, in quanto è l'allusione/metafora della luce divina, e quindi della protezione divina su colui che sarà in grado di estrarre la spada e quindi ottenere il diritto dalla Provvidenza di governare l'Inghilterra.


Personaggi

I personaggi sono equilibrati tra l'essere spiritosi, eccentrici, simpatici e l'essere severi, rigidi e coerenti. Essi alternano questi stati mentali a seconda della situazione che si viene a creare, in merito a un determinato argomento, e quindi dimostrano di possedere una varietà di sentimenti ed emozioni disparati ma sapientemente distribuiti e manifestati nel corso della vicenda. Le loro personalità sono versatili: un attimo prima sono felici e contenti, mentre l'attimo dopo sono arrabbiati e furiosi in base alla necessità e/o all'esigenza che manifestano o al cambiare della situazione posta in essere, non importa che siano scene di lavoro, azione, combattimento, amore o studio e lezione. Dimostrano quindi di avere uno spirito di adattamento molto spiccato e ben impostato che si riflette nella loro tenacia, spontaneità, determinazione, resilienza, resistenza e risolutezza.

Colonna sonora

La colonna sonora è una serie di motivetti interessanti, divertenti e allegri, che infondono entusiasmo e spontaneità nel protagonista tanto quanto nello spettatore, il quale è desideroso di imitarne l'esempio e di dedicarsi alla conoscenza, ma anche a mettersi alla prova per dimostrare il proprio valore. Le sonorità variano dai motivetti tipici del canto di gruppo fino a quelli più tipicamente medievali che danno alla vicenda la giusta atmosfera. Vi sono anche motivi dalla tensione più alta che vengono impiegati per enfatizzare le scene di combattimento che qui si palesano o quelle inerenti alle sfuriate del patrigno e del fratellastro di Artù e/o di Merlino. Vi sono poi motivi anche più delicati, come quelli che si sentono nelle scene di seduzione da parte delle scoiattoline. Tutto questo serve a dimostrare la grande varietà di sentimenti, emozioni, stati mentali, emotivi che qui vengono presentati e illustrati, a testimonianza della grande ricchezza di temi narrativi ivi trattati. Vi sono infine i classici assoli dei personaggi, i quali mettono in evidenza la loro indole e il loro carattere, e quindi anche le loro intenzioni e scopi.

Messaggi e insegnamenti

Uno dei primi passi che Artù deve affrontare e accettare è che non esiste alternativa alla fatica. Tutti devono impegnarsi seriamente e al massimo per raggiungere un obiettivo. Il nostro Artù è diviso tra le ore di lezione e di studio con Merlino da una parte e le ore di duro lavoro e corvée per i suoi superiori, i quali non ammettono sgarri dall'altra. Quindi, il secondo messaggio che ci viene trasmesso è quello inerente al valore della pazienza, della calma, dell'adattamento, della sopportazione, della tolleranza, della perspicacia, della persistenza e della perseveranza e costanza, che premiano sempre coloro che sanno mantenere anche una certa disciplina, dedizione, spirito di abnegazione e sacrificio, perché capiscono che da tutto ciò dipendono le loro vite; come Merlino stesso sostiene e ripete, non sempre la magia può risolvere i problemi, come invece Maga Magò prova a far credere ad Artù, anzi questa può molto spesso rivelarsi fonte di ulteriori guai e problemi, soprattutto se viene usata impropriamente. Di conseguenza, il nostro piccolo amico affronta le proprie paure, insicurezze, incertezze, timori, angosce, facendo affidamento solo su sé stesso e le proprie risorse, perché da ciò dipende il suo successo e/o il suo fallimento. Questa pellicola vuole essere quindi una sorta di spinta verso la conquista della propria indipendenza, e quindi il fatto che ognuno di noi deve imparare ad assumersi la piena e totale responsabilità dei propri pensieri, parole e azioni, sia nel bene che nel male.

Giudizio finale

Un'opera faticosa, corposa e dotata di molte sfumature narrative complesse, variegate, le quali si alternano fino a formale una spirale dalle molteplici sfaccettature e molte chiavi di lettura, interpretazione e contestualizzazione. I temi trattati sono molto profondi, e di conseguenza collocarli nella giusta prospettiva risulta piuttosto arduo. Nonostante ciò, il risultato di questa trasposizione di un romanzo celebre dello scrittore britannico Terence Hanbury White risulta essere decisamente ricca di suspense, tensione, che però si intravedono più nel contatto con la natura che non con gli esseri umani, come a voler simboleggiare il fatto che la Natura sa essere una maestra severa, dura e spietata, ma anche dispensatrice di consigli e suggerimenti preziosi. Tuttavia, bisogna avere anche il buon senso, il giudizio di saper ascoltare e rielaborare.

Voto: 8,5