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Lui, un ragazzo che ama il calcio, lei, la figlia di un padre snaturato, i primi batticuori e una strada da trovare.
Molte delle serie che hanno avuto successo su Kappa Magazine ("Gunsmith Cats", "Narutaru", "Calm Breaker"...) arrivavano da Afternoon che continua ad essere uno dei mensili più amati dai giapponesi, il segreto del suo successo è il fatto che punta su storie molto differenti: nel 2013 fece uscire questo "Our Summer Holiday" che è stato pensato come una miniserie di cinque episodi e come tale funziona bene. Certo, c’è sempre il sospetto che se i primi episodi avessero riscosso più successo la storia sarebbe durata di più, perché l’ultimo capitolo è molto veloce: nonostante ciò tutto ci può stare, abbiamo lo spazio per ambientarci nella vita scolastica e personale dei ragazzi, vediamo evolvere la situazione e alla fine tutto si conclude in modo plausibile.
Il tratto dell’autrice è poi molto carino, non bello, senza grandi virtuosismi ma neanche brutto e l’ho trovato adatto alla storia narrata.
Anche se è in circolazione almeno dal 1993 con all’attivo molte storie in genere corte scritte per vari editori fra cui anche Kodansha e Shogakukan. Due anni fa per i tipi di Jpop è uscita una sua raccolta di capitoli unici chiamata "Mermaid Prince". Questo è tutto. Deduco dunque che nonostante il fatto che "Our Summer Holiday" abbia avuto delle recensioni positive non sia riuscito ad emergere fra i numerosi titoli usciti per gli editori italiani in quel periodo, d’altro canto i quasi 17 euro che chiedeva Dynit all’uscita del volume avrà scoraggiato molti. Io suggerisco di cercarlo nei mercatini perché se non è un’opera da leggere assolutamente è molto carina: uno slice of life che riprende bene la vita di due bambini che si trovano davanti strade difficili e i primi batticuore, senza cadere nel dramma più cupo o nel sentimentalismo più sdolcinato.