Come già detto con toni volutamente irriverenti nell'articolo dedicato a Yu-Gi-Oh! Master Duel, il sottoscritto ha un debole per i giochi di carte in ogni loro forma e tipologia. Con una passione di questo genere non si può non entrare in contatto con Magic the Gathering e, nel mio caso, questo è avvenuto più volte e in diverse forme e occasioni. Magic the Gathering difficilmente ha bisogno di una presentazione, tutti coloro che si avvicinano ad un qualche gioco di carte collezionabili (in gergo TCG – Trading Card Game) hanno sentito quantomeno menzionare questo fantomatico Magic. Per le tre persone che non lo conoscono, Magic è il capostipite dei TCG, nato nel 1993 e cresciuto negli anni sia in meccaniche che in fanbase.
 
Magic the gathering Kamigawa Neon Dynasty

Come tutti i titoli che possono vantare un successo quasi trentennale, su Magic se ne sono dette di cotte e di crude, ma la costante in genere è usarlo come metro di paragone rispetto a tutti gli altri TCG e questo accade fondamentalmente per un motivo: ha reso iconiche meccaniche di base usate un po' in tutti i titoli. Poco importa se dinamiche, ritmi e impostazioni sono completamente diversi, agli occhi dell'espertone elitario ogni gioco sarà inferiore al suo amato Magic perché ne sarà sempre e solo una brutta copia. Sorvolando su questi discutibili figuri che elevano Magic a gioco della vita, in genere tirandolo fuori ogni volta che stanno perdendo su un altro TCG (perché ovviamente perde per colpa dello sbilanciamento, mica per altri fattori), è effettivamente vero che si può vedere tanto di Magic nei TCG odierni. Ci sono una moltitudine di giochi che usano il concetto di 'tappare' o di 'summoning sickness', per non parlare poi delle categorie di carte che implicitamente sono state riprese poi ovunque: i 'removal' o i 'tutori' sono concetti che permeano il meta di innumerevoli tcg.

Magic però non è solo un gioco di carte di successo, fin dalle sue origini il brand puntava a qualcosa di più: oggi come allora, ogni carta viene contestualizzata in un mondo fantastico con una breve ed incisiva frase, sia essa una citazione o una descrizione. Che si tratti di una creatura generica, una magia, un artefatto o un personaggio iconico, tutte le carte di Magic contribuiscono a popolare un mondo pulsante ricco di eventi e storie. Nel tempo la struttura narrativa ha preso una via più chiara e definita andando oltre la 'semplice' definizione di un mondo fantasy e arrivando a coinvolgere scrittori professionisti che, su quelle basi e con quei personaggi, creassero racconti e vicende uniche o, a volte, interconnesse.
Ogni espansione di Magic aggiunge un tassello ad un dipinto sempre più ampio, dipinto e non puzzle perché sebbene di fatto ci sia una storia interconnessa fatta di personaggi ricorrenti, non mancano eventi stand alone perfettamente godibili anche da soli, forti della loro evocativa ambientazione.
 

Che si tratti si tratti una storia stand alone, del proseguo di una trama orizzontale più ampia o di un mix delle due cose, le espansioni di Magic hanno portato ad una lore immensa e ad un universo narrativo estremamente variegato ed evocativo, fatto di intrecci eleganti ed eventi autoconclusivi, di mondi magici ispirati al folklore o ai classici; il tutto per un'esperienza che non ha un vero punto di arrivo definito ma che viene animata dalle ambizioni e desideri dei personaggi che popolano i Piani (mondi) coinvolti. Ogni Piano di Magic è un mondo a sé con le sue regole e peculiarità, slegato dagli altri e potenzialmente terreno fertile per le mire di personaggi noti, nuovi pericoli o eroi. Tra i vari personaggi iconici della serie, i Planeswalker sono senza dubbio i protagonisti indiscussi della serie. I Planeswalker sono maghi dotati della capacità di passare con facilità da un Piano ad un altro e, per questo, spinti a viaggiare per i più disparati motivi nei più bizzarri dei mondi. Inutile dire che le carte dei Planeswalker rispecchiano il loro ruolo o stato d'animo all'interno della storia dell'espansione, arrivando ad una crescita estremamente interessante e ad una profondità invidiabile, frutto della mente e delle esperienze di molti artisti.

In questo Multiverso, ogni espansione ci fa scoprire un nuovo lato della fantasia di Wizard of the Coast, talvolta con un nuovo Piano e altre volte tornando su uno già visitato. Dopo anni di nuovi Piani con storie più o meno chiuse, la macro-storia dei Guardiani ha portato gli eroi più iconici di Magic su vecchie e nuove terre fino al climax raggiunto in War of the Spark, espansione che ha presentato tanti nuovi intriganti Planeswalker. In un certo senso le espansioni successive si sono concentrate sui vari personaggi apparsi in War of the Spark, presentando lentamente un nuovo macro-arco narrativo attraverso nuovi mondi e nuove storie aperte e chiuse all'interno della stesso ciclo, come ad esempio Ikoria: Lair of the Behemoths patria di Vivien Reid. Tra i vari volti noti e inediti presentati in War of the Spark è apparsa anche una certa misteriosa Viandante e quest'ultima espansione ne presenta in grande stile storia e origini.
L'attuale ultima espansione di Magic è Kamigawa Neon Dynasty, in un certo senso sequel della trilogia Kamigawa nata nel 2004 e terminata nel 2005 sui tavoli da gioco con Champions of Kamigawa, Betrayers of Kamigawa e Saviors of Kamigawa e arricchita poi da una serie di romanzi fantasy a cura di diversi scrittori. Neon Dynasty è ambientata in quello stesso Piano, ma 1200 anni nel futuro... inutile dire che le cose sono parecchio cambiate.
 
Magic the Gathering Kamigawa Neon Dynasty

Tutte le espansioni di Magic nascono partendo da un concept preciso e ben definito, la già citata Ikoria ad esempio si basa sul genere dei Kaiju, i mostri giganti come Godzilla, mentre le precedenti quattro espansioni hanno portato i giocatori a Innistrad, un piano basato sul classico horror medievale fatto di zombie, lupi mannari e vampiri, al quale poi si aggiunge un pizzico di spiritualismo e angeli per la felicità dei credenti devoti al mana bianco. Kamigawa era il piano dell'antico Giappone feudale, patria della Lunantropa Tamiyo e Piano preferito del guerriero-leone Ajani, molto affine allo spirito e alla mentalità dei samurai. Tra ninja e samurai, tradizione e mitologia le partite di Magic tra il 2004 e il 2005 hanno visto un volto del Giappone molto classico e ora, nel 2022, si torna nel piano ispirato all'estremo oriente rivisitandolo in un modo estremamente moderno. Ninja, samurai, tradizione e mitologia sono rimasti i capisaldi del Piano anche in Neon Dynasty, ma colori sgargianti e tamarraggine al neon sono le nuove parole chiave per un azzeccato contesto cyberpunk che strizza l'occhio ai mille volti del Giappone moderno.

Magic oggi ha molte più disponibilità del Magic di ieri e questa nuova espansione ha visto il coinvolgimento di molti artisti noti che hanno contribuito a rendere la ricca Kamigawa ancora più caratteristica. Le tre tipologie di pacchetti permettono di assaporare l'espansione nel modo più congeniale al giocatore: vi interessa essere competitivi o collezionare le carte più stilose? In tal caso vi consigliamo i Draft booster (i classici booster pack), pacchetti contenenti 15 carte di cui dieci comuni (e una potenzialmente foil di rarità pari o superiore), tre non-comuni, una rara o mitica e una terra, I collezionisti avranno invece due scelte: Collector booster o Set booster. Questi due pacchetti contengono meno carte e a conti fatti sono le stesse che si possono trovare nei Draft booster, ma ci sono più carte rare e spesso sono impreziosite da stili speciali coerenti con l'espansione: inchiostro al neon, artwork in stile manga e altro ancora sono le peculiarità su cui potrete contare per avere un mazzo davvero in linea con lo spirito di Kamigawa Neon Dynasty.
 
Magic e gli artwork diversi

Notare che tutte le carte con gli stili speciali possono essere trovate anche nei Booster, sebbene siano più rare. Gli artwork di Magic sono da sempre più vicino allo stile realistico e per questo vedere le versioni anime-manga genera un forte contrasto, donando un effetto davvero esclusivo alle singole carte. Inoltre rendono il campo di gioco innegabilmente più luminoso... Per sapere cosa aspettarsi vi invitiamo a guardare la bellissima galleria di carte disponibile sul sito ufficiale di Magic the Gathering, all'interno del quale trovate anche il manga con la storia completa dell'espansione Kamigawa Neon Dynasty (scaricabile anche in PDF).

La storia di Neon Dynasty è intrigante sotto tanti punti di vista, primo tra tutti lo stile manga adottato, ma decisamente lontana dall'essere la migliore della serie. Non solo è troppo corta per catturare davvero il lettore, ma soprattutto funziona meglio come storia delle origini dell'Imperatrice Viandante, raccontata dal punto di vista del ninja Kaito Shizuki, che non come racconto del Piano di Kamigawa anche se non mancano rimandi alla trama orizzontale che sta lentamente prendendo piede... senza fare spoiler, Karn in Dominaria si stava già muovendo per prevenire la 'nuova' grande minaccia del Multiverso! Mettendo da parte il mio personale entusiasmo verso la storia e il design dell'espansione, ai giocatori di Magic interessa anche qualcos'altro: le meccaniche! Ogni espansione di Magic introduce delle meccaniche inedite e ne ripropone di 'vecchie', su Kamigawa Neon Dynasty ne vediamo quattro che, pur non sprizzando particolare originalità, calzano a pennello con lo stile del Piano e le sue cibernetiche dinamiche a metà tra futuro e tradizione. La prima nuova meccaniche è la parola chiave Modificato, ovvero si identificano con questo termine tutte le creature che hanno subito delle, appunto, modifche. Una creatura modificata è una carta con un equipaggiamento, un'aura o persino qualsiasi tipo di segnalino, positivo o negativo che sia! In Neon Dynasty ci sono molte carte che reagiscono alle modifiche, scatenando variegati effetti in caso di presenza o assenza di creature modificate.
 
Terre speciali di Kamigawa Neon Dynasty

La seconda nuova meccanica è Riconfigurare, perfetta per il contesto cyberpunk dell'espansione. Le carte con Riconfigurare sono allo stesso tempo creature ed equipaggiamenti: entrano in campo come creature-artefatto e quando vengono equipaggiate diventano solo artefatti. Questo permette di avere all'interno del proprio deck un grande numero di equipaggiamenti per modificare le creature senza però rubare spazio ad altre magie utili, inoltre una creatura equipaggiata può attaccare venendo tappata ma il suo equipaggiamento rimane stappato, essendo un artefatto, cosa che permette di staccare l'equipaggiamento in un secondo momento così da avere almeno una creatura disponibile per la difesa. I samurai capitalizzeranno molto su questo...
La terza peculiarità di Kamigawa Neon Dynasty sono le Saghe, meccanica che i giocatori hanno imparato a conoscere in Dominaria, ma che qui torna con un elemento in più: tutte le saghe hanno infatti come ultimo effetto quello di girarsi e portare sul terreno una creatura-incantesimo dalle statistiche ed effetti più variegati. La quarta meccanica non è nuova, ma è semplicemente perfetta per l'ambientazione: i ninjutsu. Pagando il relativo costo di mana, i ninja di Kamigawa in mano possono sostituirsi ad una data creatura attaccante che non è stata bloccata, scatenando pericolosi effetti che si attivano al momento del danno inflitto che coglieranno di sorpresa l'avversario, sia per quanto riguarda il danno subito che per il fatto di trovarsi una situazione in campo diversa da prima nonché una nuova variabile di cui tenere conto.

Oltre a queste quattro, Kamigawa Neon Dynasty vede il ritorno di altre meccaniche peculiari classiche o nate in altre espansioni, come ad esempio il già citato elevato numero di creature-incantesimo, creature-artefatto, piloti, veicoli e tanto altro ancora; per non parlare poi di meccaniche 'senza nome' ma che costituiscono un archetipo a sè. Le creature samurai hanno effetti che potenziano chi attacca da solo o che li vede potenziarsi quando attaccano da soli, cosa che si sposa alla perfezione con i potenziamenti o con gli attacchi stealth dei ninja, entrambi aspetti che lasciano le porte aperte per letali assalti mirati e una solida difesa alle spalle.
Tutta questa carne al fuoco rende Neon Dynasty un'espansione estremamente ricca, forse addirittura troppo. La grande mole di contenuti rende il Giappone cyberpunk di Magic ostico per chi non è abituato alle dinamiche del noto TCG e per questo non ci sentiamo di consigliarlo a chi si avvicina al gioco per la prima volta o ne è comunque a digiuno da troppo tempo. Chi è a suo agio con la serie o semplicemente si è dato il tempo di prendere confidenza con le sue dinamiche standard e avanzate, magari sperimentandole gratuitamente su Magic Arena, troverà in Kamigawa Neon Dynasty degli ottimi spunti sicché vengono messi in campo ottimi ingredienti per sperimentare, creando mazzi potenti e combo insidiose. La colorana Kamigawa si è rivelata un terreno fertile per dare forma ad idee e stili veramente unici e caratteristici, ma proprio come per i suoi enigmatici distretti, meglio approcciarsi con una buona conoscenza di base per non rimanere scottati.
 
Magic e le artwork anime

Tante parole sprecata, alla fine sarebbe bastato dire che ci sono i ninja-topi e i samurai-volpe (come mostrati nella galleria a fondo news) e avreste dato una chance all'espansione senza bisogno di leggere tutto questo lungo articolo! Segnaliamo in fine che è disponibile una visual novel gratuita con cui mettere piede nei distretti al neon della Kamigawa del futuro per portare a termine una missione da vero samurai e assaporare una storia che approfondisce il Piano e gli eventi che stanno prendendo piede nel Multiverso di Magic.