Data l'ottima accoglienza ricevuta da Digimon Story: Cyber Sleuth in Giappone e in Occidente, Bandai Namco Entertainment riprova la formula Digimon e realtà virtuale con un sequel diretto dell'omonimo JRPG: Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker's Memory, un nuovo modo – ma non poi così tanto – di esplorare il mondo digitale attraverso il Cyberspace Eden, quantomai legato alla vita quotidiana di tutti i giorni.

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Nella nostra prova di gioco, avvenuta grazie all'evento ''Level Up Winter Edition'' di Bandai Namco Entertainment, abbiamo testato l'inizio di Hacker's Memory nei panni del nuovo protagonista Keisuke Amazawa  (o qualsiasi nome gli si voglia affiancare), un ragazzo a cui è stato rubato l'account Eden e accusato di un crimine che, in realtà, non ha mai commesso. Spinto dalla curiosità di scoprire il vero colpevole dietro tale furto digitale, Amazawa decide di unirsi al gruppo di hacker ''Hudie'', navigando non solo nell'infinito cyberspazio di Eden, ma anche nelle sue più profonde contraddizioni. Il protagonista dovrà fare i conti con alcuni hacker che contrabbandano un notevole numero di Digimon ed è in quest'occasione che, sfidando alcuni teppisti, Keisuke riesce ad ottenere finalmente un proprio mostro digitale, a scelta tra Gotsumon, Betamon e Tentomon.
Dopo aver optato per quest'ultimo, il gioco ci ha catapultati in una breve boss battle, al fianco di un nostro compagno della Hudie: da subito è possibile notare come, le meccaniche di gameplay, siano praticamente identiche al precedente Digimon Story: Cyber Sleuth, non apportando di fatto alcuna modifica di rilievo. Si attaccherà a turni, scegliendo tra le mosse speciali disponibili o effettuando semplicemente un attacco basiliare o, qualora si preferisca stare sulla difensiva, ordinando al Digimon di parare l'eventuale mossa nemica e, nel caso di estrema necessità, sfruttando un item utile per curare il proprio mostro digitale (o potenziarlo momentaneamente, se si avrà l'oggetto giusto).
L'ottenimento di nuovi Digimon avviene, al pari del predecessore, scannerizzando direttamente in battaglia l'avversario digitale in più incontri e arrivando ad una percentuale di analisi pari al 100% (si potrà arrivare anche a 200, ma solo qualora desideriate ottenere attraverso la rinascita un Digimon con statistiche di battaglia più elevate del normale).

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A primo impatto, insomma, Hacker's Memory non presenta alcuna novità sul fronte gameplay, né tantomento dal punto di vista della colonna sonora, composta ancora una volta dal bravissimo Masafumi Takada, noto in particolare per le OST di Danganronpa. Abbiamo giusto sentito una traccia inedita - molto orecchiabile e dallo stile sempre prettamente techno - mentre esploravamo le prime aree del cyberspazio. Il resto (tema di battaglia normale e boss battle), come prevedibile, era qualcosa che i giocatori del primo Cyber Sleuth hanno potuto ascoltare ben più di una volta.

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Trattando delle vere novità annunciate dagli sviluppatori e che, sfortunatamente, non abbiamo potuto verificare nella nostra prova di gioco troviamo la raccolta dei cosiddetti frammenti di memoria, necessari per ottenere informazioni chiave a livello narrativo e indispensabili per ottenere precise ricompense. Non solo: Hacker's Memory promette di ampliare il numero di Digimon controllabili e presenti nel proprio database, arrivando a 320 creature in totale, più 73 completamente inedite rispetto a Cyber Sleuth.
La speranza è che il 50% di queste non siano mere ricolorazioni come il più recente Digimon World: Next Order.
 


Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker's Memory sarà disponibile il 19 gennaio 2018 su PlayStation 4 e PlayStation Vita e, a differenza di Digimon World: Next Order, non godrà dei sottotitoli in italiano.


Vi lasciamo con tutti gli articoli finora pubblicati della Level Up Winter Edition organizzata da Bandai Namco: